Politica
Renzi torna con il suo libro. "Conte? Conservo ancora i messaggini di lode"

Renzi e il suo libro 'Idee per l'Italia di domani'. Racconta i suoi errori: quando sono arrivato a Palazzo Chigi. Non ho investito su una comunicazione social
Giuseppe Conte? «Dice che è l’avvocato del popolo: ma quando mai! Ero io l’estraneo, il barbaro, l’anti-establishment. Lui è l’establishment. Non a caso diventa professore messo in cattedra da Alpa, sul cui concorso i dubbi sono enormi… È sempre stato dentro le cose. Ci ricordiamo i gran complimenti che ci faceva quando eravamo al governo noi. Conserviamo ancora i messaggini di lode». E' uno dei passaggi del libro di Matteo Renzi, 'Idee per l'Italia di domani'.
L'ex premier ammette i suoi errori, come «quando sono arrivato a Palazzo Chigi. Non ho investito su una comunicazione social: ho solo lavorato su Twitter. Ho trascurato i social… E intanto Twitter è morto». E poi: «Non essermi dimesso definitivamente subito dopo la sconfitta». Ma niente «terapia di gruppo, non l’avranno. Anche perché penso che noi eravamo davvero meglio di come sono loro ora».
Renzi guarda al presente. «Adesso faccio il mio lavoro di senatore. Sto più tempo in famiglia. Giro il mondo a fare conferenze. Guadagno bene. Vado in Cina, in America, in Europa, a Dubai… A Stanford vedo Fukuyama che sta ragionando sul populismo. Il populismo non è Di Maio e Salvini, è una corrente mondiale che va da Trump a Bolsonaro in Brasile a Duterte nelle Filippine…».
Poi volge uno sguardo al domani. «Voglio parlare del futuro. Di idee. Di Steven Pinker, del suo rilancio dell’illuminismo oggi, del rifiuto del pessimismo. O di Ian Goldin, che da Oxford ci parla di un nuovo Rinascimento e dice che in realtà siamo nell’età dell’oro. Mai come in questo momento l’Italia ha delle occasioni. Mondo piatto, globalizzazione, prodotti di qualità, piccolo Paese che può andare in tutto il mondo. Il mio libro è un inno al futuro. Sei punti: Europa contro nazionalismo, cultura contro ignoranza, futuro contro paura, doveri e non solo diritti, lavoro e non sussidi, verità contro fake news. Inaccettabili».
Il ritorno di Renzi? «Non sotto sotto: sopra sopra. Io sono tranquillo. So che la ruota gira. E che il tempo è galantuomo».