Politica

Renzi va allo scontro. O nasce una nuova maggioranza con Verdini o va a casa

Di Alberto Maggi

"L'elezione diretta dei senatori è impossibile". Parole inequivocabili quelle usate da Matteo Renzi durante la direzione del Pd, disertata dal suo nemico numero uno, l'ex segretario Pierluigi Bersani. Il premier ha deciso di andare allo scontro in Aula, non solo con la minoranza del suo partito ma anche con i dissidenti dell'Ncd e con tutte le opposizioni.

Un azzardo, forse, ma il leader dem non è un uomo di mediazioni. Si va alla conta nonostante gli appelli di Mattarella e Grasso al dialogo. Il presidente del Senato dovrà ora prendere una decisione difficilissima sull'articolo due del ddl Boschi, quello che regola il modo di elezione dei nuovi senatori. Evidentemente Renzi ha fatto i suoi calcoli e pensa di poter vincere l'ennesima battaglia con la minoranza dem (e non solo). Delle due l'una: o il premier vince e nasce una nuova maggioranza Renzi - Verdini o perde e a quel punto tutte le ipotesi sono aperte, comprese le dimissioni del governo e la richiesta di ritorno immediato alle urne.