Politica

Riaprono scuole, ristoranti, bar... Anteprima: che cosa accade dal 7 aprile

Di Alberto Maggi

Unica incertezza il caso AstraZeneca. In caso di stop definitivo al vaccino i tempi si allungano. Inside

Quello di Matteo Salvini ad Affaritaliani.it (clicca qui per leggere l'intervista) non era un semplice auspicio. A partire dal 7 aprile, AstraZeneca permettendo, il governo Draghi inizierà ad allentare la morse delle restrizioni con parziali e progressive riaperture. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, tre giorni dopo Pasqua le Regioni che attualmente sono in zona rossa passeranno in fascia arancione e quelle in arancione in giallo, a meno che i dati dei contagi non consentano un passaggio diretto da rossa a gialla. Resterà invece, salvo ovviamente colpi di scena, in zona bianca la Sardegna.

Prevista quindi dal 7 marzo la riapertura dei parrucchieri in tutta Italia, oggi chiusi nelle Regioni in zona rossa. Non solo, sarracinesche alzate anche per bar e ristoranti, almeno a pranzo e fino alle ore 18 (solo asporto in fascia arancione). Capitolo scuole. Nel governo si sta ancora discutendo, ma è quasi certa la riapertura praticamente su tutto il territorio nazionale delle materne e delle elementari, mentre per le medie e le superiori ci sarà probabilmente la scuola in presenza a rotazione con il 50% degli studenti che continuerà con la didattica a distanza.

L'esecutivo, ma su questo punto il ministero della Salute e il Cts (come al solito) fanno muro, sta anche valutando la possibilità di riaprire solo per alcune ore al giorno e con una capienza ridotta palestre, cinema, musei, teatri e centri sportivi al chiuso (le attività sportive all'aperto sono già consentite fuori dalla zona rossa). Allo studio anche la possibilità di poter far ripartire in qualche modo il settore delle fiere e dei congressi, uno di quelli più colpiti dalle restrizioni.

La Lega e Forza Italia, quindi in particolare i ministri Giancarlo Giorgetti e Mariastella Gelmini, spingono per le riaperture (spinti a loro volta da Salvini e da Silvio Berlusconi), il Pd di Enrico Letta è più cauto (ma il ministro Dario Franceschini spinge per far ripartire la cultura), anche se non ai livelli di Speranza, mentre i 5 Stelle sono in una posizone intermedia tra i partiti del Centrodestra e la sinistra. Su tutto, come una spada di Damocle, pende il caso AstraZeneca. Più vanno avanti spedite le vaccinazioni degli italiani e più si può tornare a una sorta di normalità. E' evidente che se riprendono le inoculazioni AstraZeneca la strada è in discesa, ma se lo stop deciso ieri dall'Aifa venisse confermato tutto si complicherebbe con tempi inevitabilmente più lunghi.