Politica
Riforma Giustizia Palamara: solo sorteggio CSM spezza il potere delle correnti
Riforma Cartabia e magistratura in crisi. L’ex capo dell’ANM Palamara ad Affari: Bisogna squarciare il velo di ipocrisia. Nella magistratura problemi a monte
C'è un passaggio nella Riforma Cartabia che dice “non possono costituirsi gruppi tra i componenti del CSM eletto”. Sarebbe un elemento nuovo rispetto alle cosiddette trame che vengono raccontate nel suo libro, nelle inchieste che la riguardano e altrove...
Io penso che occorra affrontare il problema a monte, non a valle. Lo scioglimento dei gruppi è successivo, quando già le elezioni sono state fatte, quando si va al CSM. Il problema è a monte. Come ho sempre detto e ripeto: la riforma che temevo da presidente dell'ANM è quella del sorteggio che è l'unica che può spezzare il potere delle correnti
Il sorteggio dei componenti del CSM intende. Avrà il governo la forza di fare una cosa del genere?
Su questo non posso rispondere io. La politica non ha sempre dimostrato di riuscire ad avere la forza di affrontare queste tematiche e il fatto che ci si rivolga al popolo è proprio…
Intende il referendum sulla giustizia dei Radicali appoggiati dalla Lega di Salvini?
Sì. E’ la testimonianza che bisogna coinvolgere anche i cittadini su un tema così importante come quello della giustizia
Ha letto la nostra intervista al presidente dell’ANM Santalucia? Dice che i tempi che la Riforma Cartabia applica all'Appello e alla Cassazione non sono aderenti alle difficoltà che hanno la Corti d'Appello e i Tribunali...
Dice che la riforma Cartabia impatterebbe negativamente sui processi in Appello e in Cassazione. Ma io dico che il ministero avrà svolto approfondimenti e valutato tutte le situazioni. Da questo punto di vista bisogna tener conto che la riforma impatterebbe sui processi a una data. E’ ovvio che l'impatto ci sarà successivamente. La verità poi sta sempre nel mezzo
Cioè bisogna sempre trovare una mediazione...
Sì, anche tenendo conto che i processi importanti è ovvio che non si prescrivono perché c'è sempre cura e attenzione per celebrarli, questa è la verità. Ma poiché ci sono delle preoccupazioni che vengono sollevate dall'interno della magistratura mi sembra sia giusto tenerne conto, però penso anche che il tema del miglioramento del processo sia fondamentale. Tutti debbono essere in qualche modo d'accordo. Il ministro Cartabia sta cercando di realizzare questo punto di equilibrio
Molti anche nel suo ambiente però dicono “da che pulpito viene la predica. Palamara aveva quei ruoli direttivi e ora scopre che ci sono questi problemi?" Che risponde?
Io non voglio entrare in polemica con nessuno ma esprimo le mie idee, le mie opinioni e sono le mie. Altri esprimeranno le loro. E’ la bellezza della democrazia. Poter tutti parlare e dire la loro
Qualche giorno fa lei è stato rinviato a giudizio anche per corruzione per le note vicende che conosciamo…
Ben venga un pubblico dibattimento che servirà a chiarire e dimostrare l'assoluta mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati, non avendo mai asservito la mia funzione a nessuno
Le ha continuato a raccontare accadimenti che riguardano anche i suoi accusatori di oggi. Ci può spiegare meglio il suo pensiero rispetto a queste situazioni?
Nel processo preliminare mi sono state contestate delle chat nelle quali si faceva riferimento ad un preciso giorno, il 23 giugno del 2017, che è il giorno in cui io ebbi un incontro con il procuratore Salvi. Questo ho raccontato e questo penso faccia parte della mia difesa nel processo penale. Non c'è nessuna accusa verso qualcuno ma solo il racconto della verità dei fatti
Lei ha sempre parlato di incontri, trattative, mediazioni tra correnti… che ci sono sempre state, legittime, ma ci sono sempre state, ma chi riguardavano?
Hanno riguardato tutti. Nel periodo in cui sono stato al CSM non è stato sicuramente l'unico pranzo e l'unica cena quella che raccontavo prima. L'unica certezza che ho è che a questi pranzi e a queste cene sicuramente non partecipavano soggetti esterni al mondo della magistratura
Non partecipavano…
Questa è una finzione che oramai deve essere totalmente smontata agli occhi dei cittadini e dei magistrati. Gli unici che partecipavano erano i magistrati e ovviamente coloro i quali facevano parte in quel momento del CSM, come componenti laici, ma non imprenditori o soggetti esterni
Lei era dall'altra parte della barricata quando era presidente dell’ANM. Spesso, dopo i noti fatti che la riguardano, ha detto che anche coloro che l’accusano conoscevano i meccanismi del “sistema” magistratura, come lei lo ha chiamato nel libro...
Sono i meccanismi interni della magistratura. I fatti di questi giorni confermano che il velo di ipocrisia ormai si è squarciato. Anche le attestazioni di solidarietà degli stessi pubblici ministeri di Milano nei confronti di Storari sono emblematiche del fatto che i magistrati vogliono capire realmente come funzionano le cose
Ma in molti non sapevano già come funzionava? E in certi ambienti il nome Palamara continua ad essere associato a come funzionavano le cose, diciamo così...
Io continuo ad impegnarmi per spiegare come sono andati realmente i fatti e le cose, documentandoli e dimostrandoli: questo sarà il mio impegno di verità. D'altra parte direi che l’assoluzione nei confronti del dottor Fuzio (il gup di Perugia ha assolto l'ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio dall'accusa di rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio nell'ambito di uno dei filoni d'inchiesta che coinvolgono Palamara, ndr) testimonia come evidentemente quelle dimissioni (all’esplosione del presunto scandalo Fuzio si dimise, ndr) furono forzate e come il cambio che ci fu... fu dettato pure da situazioni che poi non sono state riscontrate. Lo dice oggi un giudice di un tribunale italiano
Cosa pensa della riforma Cartabia?
Ovviamente vi è la necessità di dare una risposta all'Europa e al problema del Recovery Found. Il tema della velocizzazione dei processi è sicuramente un problema che va affrontato. E ovvio che il ministro Cartabia sta cercando un punto di equilibrio per rispondere a questa esigenza e non è facile. La previsione dei termini per l'Appello e per la Cassazione è la chiave. Possono avere un impatto negativo sul sistema ma è pur vero che bisogna trovare un rimedio a un processo che non finisce mai
Questo elemento della fine della prescrizione dopo il primo grado di giudizio che ha introdotto la riforma Bonafede secondo lei è un elemento che va abolito o va mantenuto nella riforma Cartabia? O bisogna tornare a prima, a quando la prescrizione era legata alla gravità dei reati?
Io rispondo telegraficamente: un processo non può mai durare... a vita. Lo penso oggi e lo pensavo ieri
Ma di fatto quel meccanismo faceva durare il processo... a vita...
Ci vogliono tempi certi all'indagine e tempi certi ai processi. Solo così il processo penale può funzionare. Solo così si è in un Paese democratico