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Rivalutazione pensioni, novità brutte. Molti ci perdono. Ecco chi e quanto

Rivalutazione pensioni 2023, ultimissime

Rivalutazione pensioni, tutte le info e i calcoli


Rivalutazione pensioni, ecco chi ci perde dal 2023. Lo schema di rivalutazione pari a 2.650 euro lordi – penalizzerebbe i mensili medio-alti, con perdite che andrebbero a superare la quota di 13mila euro in dieci anni fino ad arrivare a tagli di 115mila euro per gli assegni più alti. Le proiezioni arrivano dalle stime dell’Osservatorio di Itinerari Previdenziali e dalla rappresentanza sindacale delle alte professioni che parlano di decurtazioni degli assegni per 1,8 milioni di lavoratori rispetto all’inflazione osservata nel 2022.

A perderci - scrive www.tag24.it - saranno le pensioni medio-alte, dai 2.500 euro in su. Il meccanismo attuale di rivalutazione delle pensioni consente la rivalutazione al 100% rispetto al tasso di inflazione Istat per il 2022 delle pensioni il cui importo arriva fino a quattro volte quello della pensione sociale. Si tratta degli assegni fino a circa 2.100 euro lordi, corrispondenti a circa 1.600 euro netti mensili. Nella legge di Bilancio si sta discutendo di aumentare il tetto della rivalutazione piena fino a cinque volte la pensione sociale, fino a 2.650 euro lordi, corrispondenti ad assegni netti di circa 2.000 euro. Le pensioni oltre questa soglia, invece, andrebbero incontro a un taglio della rivalutazione (il 90% di aumento rispetto al tasso di inflazione per le pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo e il 75% per gli assegni cinque volte superiori alla pensione minima) che penalizzerebbe i percettori di pensioni medio-alte.

I tagli sulla rivalutazione delle pensioni sarebbero progressivi all’aumentare degli assegni mensili. Secondo i dati dell’Osservatorio, infatti, chi percepisce una pensione lorda di oltre 2.500 euro perderebbe in dieci anni 13mila euro, pari a circa 1.300 euro all’anno; per le pensioni superiori, fino a 10mila euro al mese al lordo e 6mila al netto, la perdita arriverebbe a 115mila euro in dieci anni, pari a 11.500 euro all’anno.