Politica

Roma, Marino "capro espiatorio". Renzi e Orfini? "Errori gravissimi"


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"La linea del Pd in questi mesi è stata incomprensibile. Renzi e Orfini hanno commesso errori molto grandi. Non si può tenere il Sindaco della Capitale a bagno maria senza far capire se ha o no la fiducia del principale partito che dovrebbe sostenerlo". Alfredo D'Attorre, esponente di spicco della minoranza dem, intervistato da Affaritaliani.it, attacca il segretario e il presidente del Pd sul caso Roma. "Adesso si passa dal fatto che Marino veniva presentato da Orfini fino a ieri come il principale baluardo dell'anti-mafia al fatto che tutti i problemi ora sembrano imputabili a Marino. E' una linea che rischia di non essere capita da nessuno, per cui Renzi e Orfini la prima cosa che devono fare è restituire la parola agli iscritti e agli elettori, a cui deve essere consentito di scegliersi prima gli organi del Pd romano e poi il candidato Sindaco".

Non c'è nessuna possibilità che Marino possa andare avanti? "Mi pare che questa vicenda ormai sia conclusa anche per gli errori compiuti da tutte le parti. Il problema adesso è come si tiene aperta la prospettiva di un nuovo Centrosinistra, senza le primarie è matematico che il Centrosinistra si divide e le probabilità di consegnare la città ai 5 Stelle diventano altissime. A quel punto davvero il capolavoro del Pd rischia di essere completo".

Marino non è un po' il capro espiatorio? "Sì, penso che il pericolo sia questo e tutto ciò rischia di non essere capito anche da una parte della città".

Sono molte le manifestazioni a Roma a favore di Marino... "Immagino che ci siano anche elettori del Pd che lo sostengono - afferma D'Attorre - e non accettano che adesso venga fatto l'unico capro espiatorio di tutta questa vicenda. Si deve a questo punto voltare pagina con un percorso democratico. Il gruppo dirigente del Pd, dopo gli errori commessi, non può certo pensare di imporre nessun nome dall'alto, non ne ha la legittimità né politica né democratica".

E se Marino si presentasse con una lista civica? "Deciderà Marino cosa fare. E' evidente che l'idea di procedere senza chiarezza scaricando tutte le colpe su Marino senza un'autocritica da parte del gruppo dirigente del Pd e senza dare agli elettori la possibilità di scegliere il candidato Sindaco rischia davvero di portare a compimento il disastro di questi mesi".

Una sconfitta a Roma e Milano del Pd porterebbe alle dimissioni di Renzi? "Non credo che in ogni caso Renzi si dimetterebbe, mi pare determinato ad andare avanti. Dubito che anche la sconfitta a Milano e a Roma porterebbe alle sue dimissioni. Troverebbe il modo di dare la colpa a qualcun altro, d'altronde lo ha già detto anche all'ultima direzione del partito: quando si vince il merito è suo, dove si perde invece la colpa è delle primarie. Questa è la nuova linea di spiegazione del segretario", conclude D'Attorre.