Politica

Russia-Ucraina, Lega: "Solo armi, si rischia il punto di non ritorno"

Di Alberto Maggi

Il capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo ad Affaritaliani.it: "Non una parola su diplomazia e possibili negoziati"

"Bisogna intraprendere al più presto la via della politica, la via della trattativa e del negoziato"

 

"Si sente solo parlare di corsa agli armamenti e che dobbiamo prepararci tutti alla guerra. Col rischio di avvicinarci sempre di più al punto di non ritorno", afferma ad Affaritaliani.it il capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo commentando gli ultimi sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina e il nuovo invio di armi dagli Usa, e non solo, a Kiev. 

"Non una parola su diplomazia e possibili negoziati. E pensare che l’Art 1 della NATO recita testualmente che “le parti si impegnano, come stabilito nello statuto delle Nazioni Unite, a comporre con mezzi pacifici qualsiasi controversia internazionale in cui potrebbero essere coinvolte”. All’Occidente serve una vera strategia per uscire dal pantano di una guerra che penalizza in primis l’Europa", spiega Romeo.
 
"Bisogna intraprendere al più presto la via della politica, la via della trattativa e del negoziato che non significa né resa e né sconfitta ma trovare una soluzione equilibrata nell’interesse di tutti. L'Unione Europea dovrebbe trovare il coraggio di assumere maggiori responsabilità e guidare il conflitto verso una sua rapida e pacifica soluzione", conclude il presidente dei senatori della Lega.