Politica
Salario minimo, Forza Italia spariglia. Proposta con aumenti fino a 1.500 euro
Calenda apre a Tajani: "Proposta Forza Italia è identica alla nostra"
Forza Italia: non il salario minimo ipotizzato dalle opposizioni ma un doppio intervento, che adegua i "contratti pirata" alle retribuzioni fissate dai contratti collettivi di lavoro
Fi presenta una sua controproposta per sostenere gli stipendi bassi, non il salario minimo ipotizzato dalle opposizioni ma un doppio intervento, che adegua i "contratti pirata" alle retribuzioni fissate dai contratti collettivi di lavoro di categorie simili e che detassa le voci della busta paga diverse dallo stipendio base, vale a dire straordinari, tredicesima e via dicendo. Lo hanno spiegato in conferenza stampa il coordinatore del partito Antonio Tajani, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e le deputate Chiara Tenerini e Rosaria Tassinari, componenti della commissione Lavoro a Montecitorio. "L'inflazione rende troppo bassi i salari degli italiani - ha spiegato Tajani - noi ci siamo posti il problema di come aumentare il salario dei nostri lavoratori". Con la proposta di Fi, viene spiegato, i redditi fino a 25mila euro potrebbero avere un aumento annuo compreso tra i mille e millecinquecento euro.
Ha spiegato Tajani: "Il modo migliore per cercare di dare salari ricchi ai dipendenti è utilizzare la contrattazione collettiva. Sapete bene che in Italia il 90% dei lavoratori ha un contratto collettivo, però una parte ha contratti non adeguati, a volte sono anche contratti pirata, contratti indecenti che retribuiscono il lavoratore in maniera inaccettabile. Ecco perché nella nostra proposta di legge c'è l'idea di adeguare ai contratti collettivi tutti gli stipendi dei lavoratori, basandosi sulle notizie che ha l'Inps". Si tratta di "far sì che chi non ha un contratto collettivo nazionale fatto dai sindacati e dalle organizzazione datoriali, i 'contratti pirata', vengano assolutamente adeguati. E' un modo per alzare gli stipendi che non sono nella contrattazione collettiva". Poi, l'altro strumento previsto nella pdl di Fi è "un percorso che inizia con una detassazione delle retribuzioni oltre lo stipendio. Un modo per fare avere al lavoratore più di quanto riceve oggi. Dai conti che abbiamo fatto si potrebbe trattare di un aumento annuo tra i mille e i duemila euro".