Politica

Salvini tira dritto e ignora il M5S: "E' finito il tempo delle letterine"

Alberto Maggi

Matteo Salvini onnipresente. Il leader della Lega iper-attivo e iper-presente dopo il trionfo di domenica scorsa nelle urne va in diretta su Facebook e lancia la sua campagna per cambiare l'Unione europea: "Noi rispettosamente ed educatamente e senza sbattere le porta vogliamo chiedere al nuovo Parlamento europeo e alla nuova commissione la convocazione di una conferenza europea su lavoro, crescita, investimenti, sulla garanzia del debito pubblico e sul ruolo della banca europee. Il Pd lancia l'allarme spread, come se il voto di domenica non fosse un voto libero ma un voto per lo spread: ebbene tra il 2012 e 2018, da Letta a Gentiloni, gli anni del rispetto dei vincoli europei, il debito 1989 miliardi fino a 2321 miliardi nonostante i tagli".

Quella di Salvini è una strategia a due facce, la prima guarda all'Europa e la seconda all'Italia. 'Il buonsenso in Europa' è stato lo slogan del Carroccio in campagna elettorale e per buonsenso Salvini intende mettere al centro il lavoro e la crescita e non il rispetto del 3% e dello spread. I toni non sono più quelli del 2014 e dell'Italexit ma il senso non è cambiato moltissimo, anche se il vicepremier ex padano precisa che "noi vogliamo salvare questa Europa. Il debito scende se italiani lavorano". Ma poi si schiarisce la voce e afferma: "Signori di Bruxelles è finito il tempo delle letterine, dei richiami, del 'tu sei stato cattivo e vai dietro alla lavagna e rimani precario o disoccupato per 10 anni perché è questa la regola europea'. Riprendiamoci il diritto alla crescita e al futuro".

Forte del 34,33% di consensi in Italia il ministro dell'Interno vuole provare a incidere seriamente anche a Bruxelles e a mettere alla prova i signori burocrati e tecnocrati dello spread, della finanza e delle regole di bilancio prese come dogmi biblici. "Restare fermi e immobili non ha alcun senso. Ricevere le letterine come facevano Renzi e Berlusconi non ha senso", spiega un big del Carroccio. "Incalziamoli, mettiamoli di fronte la scelta tra lavoro e spread e facciamo emergere le loro contraddizioni". La speranza è quella di aprire una breccia nel nuovo Europarlamento e di non trovare il solito muso duro a cui ci avevano abituati Juncker e Moscovici.

La nuova campagna di Salvini - spiegano fonti leghiste - non è concordata né con il premier Giuseppe Conte né tantomeno con Luigi Di Maio. Anzi, il titolare del Viminale punta proprio a far uscire allo scoperto i 5 Stelle. "Nel 2014 hanno fatto gruppo con Farage, il leader della Brexit, parlavano di referendum sull'euro e ora invece accettano tutto?", si chiede un colonnello del Carroccio. Salvini continua ad assicurare che il governo durerà altri quattro anni ma, così come è stato per l'accelerazione sullo choc fiscale e sulla flat tax, si butta nella sfida all'Ue senza guardare in faccia a nessuno e senza aspettare. "Se Di Maio e il M5S è della partita bene, se invece vogliono restare a leccarsi le ferite per sempre cavoli loro", spiegano da Via Bellerio.

Eloquenti e chiarissime le parole di Salvini sul differenziale Btp-Bund: "Lo spread aumenta perché c'è chi tiene sotto scacco l'Italia e vuole che resti ancorata a regole vecchie. L'Italia ha un'economia sana. Gli italiani devono essere messi in grado di competere. Siamo tutti uguali? Non si capisce perché qualcuno debba speculare sulla pelle del Paese e degli italiani e qualcun altro debba pagarne le conseguenze". La partita è iniziata, la Lega è in campo. Dove sono Conte e Di Maio?

Ue, Salvini: Finito tempo di letterine e richiami da Bruxelles - "Ai signori di Bruxelles dico che è finito il tempo delle letterine e dei richiami, del 'sei stato cattivo e finisci dietro la lavagna". Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno, in diretta Facebook dal Viminale.

Governo, Salvini: No poltrone, ma si lavori per ridurre tasse - "Il decreto Sicurezza è pronto e spero venga convocato il Consiglio dei ministri per essere qapprovato. Il voto di domenica non mi fa cambiare atteggiamento in Italia: non chiedo mezza poltrona in più al governo, né mezza presidenza, ma chiedo di lavorare velocemente e speditamente con la priorità della riduzione delle tasse. Si può, anzi si deve". Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell'Interno, in diretta Facebook dal Viminale.

Salvini: pronta proposta Lega, 30 miliardi per flat tax - "Questa è la proposta documentata centesimo per centesimo che siamo pronti a portare in Consiglio dei ministri, studiata nel dettaglio dagli economisti della Lega: con 30 miliardi di euro si fa la riduzione fiscale, la tassa piatta sui redditi delle imprese e delle famiglie almeno fino a 50mila euro". Lo ha detto Matteo Salvini in diretta Facebook.


IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVENTO DI MATTEO SALVINI SU FACEBOOK