Politica

Sanità, altro che "modello virtuoso" in Emilia: commissariamento vicino

di Antonio Amorosi

Buco di oltre 800 milioni di euro. Il commissariamento della Sanità nella Regione rossa comincia a diventare qualcosa di più forte di una balzana ipotesi

valentina castaldini
Valentina Castaldini (Forza Italia)

Una situazione che non sarà indolore neanche per i cittadini emiliano romagnoli i quali potrebbero vedersi aumentare il costo delle visite, con un incremento dell’addizionale Irpef e dell’ex Irap, oltre ad un ulteriore taglio dei servizi. Visto anche il quadro raccontato da Affaritaliani, il sistema delle “liste d’attesa apri e chiudi", su cui pende un’interrogazione del parlamentare Gianluca Vinci (FdI) al ministro alla Sanità, la situazione si fa inquietante.

Facci: “Sono mesi che chiediamo chiarezza su un bilancio che ha parti oscure, ma nessuno dall’ente vuole mostrare le carte”. Castaldini: “Ad oggi non sappiamo se esiste un piano di rientro”.

Ora la mossa dovrà farla il governo centrale. Una situazione che, anche se il buco finale fosse di “soli” 70 milioni, si presenterebbe comunque con una certa quantità di surrealtà perché in caso di commissariamento potrebbe addirittura essere lo stesso Bonaccini, l’attuale governatore, a fare da commissario straordinario al settore Sanità dell’Emilia Romagna. In pratica: chi ha fatto il buco poi promette anche si essere il soggetto più capace a ripianarlo.

In attesa delle reazioni del governo centrale gli assessori regionali dell'Emilia-Romagna al Bilancio, Paolo Calvano, e alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ribadiscono come non vi sia alcun rischio di commissariamento della Sanità regionale rispetto alla chiusura dei bilanci 2022 delle aziende sanitarie, che sta rispettando la normale procedura prevista dalla norma vigente.

buco bilancio Emilia