Politica

Sardegna, sconfitta devastante per Meloni e Cdx. Successo per Conte e i 5S

Si parlerà ovviamente dei fattori locali che hanno determinato l'esito, ma la Caporetto sarda è politica e rappresenta la prima battuta d'arresto per Meloni

Elezioni Sardegna, il bilancio del governo è altamente deficitario. Complimenti invece a Conte, che conquista la prima regione a guida cinquestelle

Un brusco risveglio per Giorgia Meloni e per il Centrodestra. Peggio di così non poteva andare. I tre partiti di governo, tronfi della loro finta unitarietà, vengono sconfitti da una grillina (di qualità)... Si parlerà ovviamente dei fattori locali che hanno determinato l'esito, ma la Caporetto sarda è politica e rappresenta la prima battuta d'arresto certificata per la prima donna premier e per la sua narrazione. La luna di miele con gli italiani è finita, dopo un anno e mezzo di governo a trazione Meloni.

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Ora seguirà un aspro regolamento di conti interno tra i partiti del Centrodestra che non promette nulla di buono per la sbandierata stabilità quinquennale del governo. E le polemiche, i risentimenti e i rancori, con relativi sgambetti tra Meloni, Salvini e Tajani, non potranno che accentuarsi e moltiplicarsi in vista della conta proporzionalistica delle elezioni europee. Governare è più difficile che strologare e apostrofare dall'opposizione.

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E il bilancio del governo è altamente deficitario, ad onta del racconto dei protagonisti e di direttori e opinionisti plaudenti, entrati a corte con spazi e prebende. Di un anno e mezzo di governo ci resta solo il successo di una premier donna più nota nel mondo, in forza del suo superattivismo in campo internazionale. Ma quasi niente più per le cose che riguardano la vita quotidiana dei cittadini: dalla salute all'inquinamento, dalla giustizia alla sicurezza e alla repressione del crimine, dalle infrastrutture al territorio, dalla Rai occupata e imbolsita alla burocrazia onnipresente e onnisciente, dallo sviluppo industriale asfittico al debito pubblico crescente e alla produzione industriale quasi ferma.

Ci resta solo, di positivo, la parziale caduta dello storico pregiudizio contro la destra di governo, che dà (teoricamente) più flessibilità a un possibile ritorno futuro all'alternanza destra-sinistra. Per il resto è buio pesto.

P.S. Complimenti per Giuseppe Conte, che conquista la prima regione a guida cinquestelle.