Politica

Caso Grillo, la ministra Cartabia rimprovera la Macina: "Ci vuole riserbo"

L'esponente M5S aveva espresso dubbi sul fatto che la senatrice della Lega Bongiorno fosse anche l'avvocata della ragazza che ha denunciato lo stupro

Il video di Beppe Grillo in difesa del figlio, accusato di stupro di gruppo, "è l'urlo di dolore di un papà. Vi vedo molto il lato umano. Quasi nulla di politico" ma "doveva essere evitato. Dispiace per quello che è successo ma riconduciamolo alla sfera privata e lasciamo fuori la politica". Lo afferma l'esponente M5s Anna Macina, sottosegretaria alla giustizia, in una intervista al Corriere della Sera. Poi attacca: "Non si capisce se Bongiorno (parlamentare della Lega e avvocato della ragazza, ndr) parla da difensore (che ha quel video), o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore. Mi ha gelato sentirla dire che porterà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intendere che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco". Salvini, continua Macina, "in tv ha riferito di averne parlato con Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocato della ragazza. E ha detto di aver saputo altri dettagli. Non è che questo video che non doveva vedere nessuno, lui l'ha visto? Sarebbe grave" che "si utilizzi per fini politici" la vicenda. 

Le parole della pentastellata però hanno provocato un fiume di polemiche. Centrodestra e Italia Viva hanno chiesto subito le dimissioni della sottosegretaria che nel pomeriggio ha incontrato la ministra Cartabiaper un chiarimento, come hanno riferito fonti di Via Arenula. ''Una posizione istituzionale richiede il massimo riserbo sulle vicende giudiziarie aperte". A quanto si apprende, è quello che ha ricordato la ministra della Giustizia alla sottosegretaria Anna Macina. 

Grillo: Salvini, Macina come Beppe, si vergogni e si dimetta - "La Macina come Grillo: si vergognino per gli attacchi alle donne e si dimettano dai loro incarichi". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, a proposito della parole del sottosegretario alla Giustizia Anna Macina.

GOVERNO, CENTRODESTRA UNITO PER CHIEDERE PASSO INDIETRO MACINA. SI UNISCE IV - Il "caso Macina" entra nell'aula della Camera, e ricompatta il centrodestra. Poco fa, prima della ripresa dell'esame del Documento di economia e finanze (Def), diversi deputati hanno preso la parola per chiedere un passo indietro alla sottosegretario alla Giustizia in quota M5s Anna MACINA per le sue parole di accusa contro Giulia Bongiorno sul caso del figlio di Beppe Grillo. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia si sono nuovamente trovati insieme dalla stessa parte a chiedere le dimissioni, o anche il "licenziamento" della sottosegretaria.

A loro si sono uniti Italia viva, Noi con l'Italia e Cambiamo!. Flavio Di Muro della Lega ha chiesto che "venga subito in quest'aula il ministro della Giustizia Cartabia e licenzi" la sottosegretaria MACINA. Pierantonio Zanettin (FI) ha aggiunto: "La ministra Cartabia trovi il modo di sanare questa sgrammaticatura istituzionale". A seguire Tommaso Foti (FdI) ha sottolineato: "Se non si dimette da sola, dovrà essere questa Camera o l'altra, con una mozione di invito al presidente del Consiglio a fare in modo che la sottosegretaria MACINA lasci quell'incarico che con poco onore ha finora ricoperto". 

Al centrodestra compatto si è unito il partito di Matteo Renzi, che con Marco Di Maio ha sottolineato in aula alla Camera come sia "necessario da parte di Macina un ripensamento del suo ruolo e che anche la sua parte politica prenda le distanze".

Grillo, Macina: da parte mia richiesta di chiarezza e trasparenza - "Le mie parole erano, e sono, un invito a sgombrare il campo da equivoci e ambiguità su una vicenda rispetto alla quale non mi sono mai permessa di entrare nel merito ma che non deve essere politicizzata. Sono stupita dal polverone che ne è nato, da parte mia nessuna accusa ma un semplice interrogativo, sorto dopo alcune dichiarazioni a mezzo stampa del senatore Matteo Salvini. Solo la richiesta di chiarezza e trasparenza". Così la sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina.