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Scuola, Azzolina: "fuoco amico". Attaccata dal presidente della sua task-force

Il professor Patrizio Bianchi: "Io prossimo ministro? A disposizione. Il testo era sbagliato, andava allegato il nostro documento"

Scuola, Azzolina: "fuoco amico". Attaccata dal presidente della sua task-force

La ministra della Scuola Lucia Azzolina è letteralmente accerchiata. Non bastassero i mugugni del Pd e Italia Viva che chiedono neanche troppo velatamente la sua sostituzione, adesso arriva anche il "fuoco amico". Azzolina - si legge sul Corriere della Sera - viene criticata anche dal presidente della sua task-force istituita apposta per pensare a come far tornare gli studenti a scuola. "Le misure che ci sono nella bozza delle linee guida non sono ben giustificate né spiegate. Mi dispiace. Abbiamo proposto - spiega il professor Patrizio Bianchi - i patti territoriali nel nostro rapporto intermedio del 27 maggio non per supplire alla mancanza di insegnanti o per trovare spazi aggiuntivi, ma per integrare il lavoro fatto a scuola con esperienze legate alla comunità. L’ispirazione è quella del patto per il lavoro che avevamo fatto con Bonaccini. Nel rapporto proponiamo un aumento strutturale del 10-15 per cento di insegnanti, anche per ridurre il numero di alunni per classe e chiediamo di garantire la sopravvivenza delle scuole più piccole".

"Credo - prosegue il professor Bianchi - che sarebbe stato utile accompagnare questo documento anche con una spiegazione e uno stanziamento di risorse chiaro. Detto questo, non è da adesso che la scuola è sottofinanziata o fuori dal dibattito pubblico. È un messaggio sbagliato sull’autonomia, bisogna superare la scuola del Novecento, quella dei bambini inchiodati al banco, si deve trasformare in multidisciplinare la didattica delle superiori, fare in modo che la scuola sia in grado di rispondere ai bisogni di ogni studente. Io prossimo ministro della Scuola? Sono a disposizione del mio Paese, come tutti dovrebbero".