Politica
Semplificazioni, appello a Colao: subito firma digitale per i disabili
In quanto promotore della proposta di referendum abrogativo promossa dal Comitato Promotore Referendum Eutanasia Legale - e da persona affetta da Sclerosi laterale amiotrofica e impossibilitata a muovermi in autonomia e a parlare con la propria voce - mi rivolgo a Lei per chiedere che i diritti di partecipazione democratica siano urgentemente garantiti anche attraverso modalità digitali. Le attuali procedure di raccolta delle firme per referendum e iniziative popolari, previste da una legge di cinquant’anni fa, sono state giudicate contrarie al diritto dei cittadini a partecipare alla vita pubblica dal Comitato diritti umani dell’Onu nel caso Staderini - De Lucia vs Italia, proprio a causa delle “irragionevoli restrizioni” che ostacolano l’azione dei Comitati promotori.
Con lo scoppio della pandemia, raccogliere le sottoscrizioni autenticate su moduli cartacei, da vidimare preventivamente e certificare successivamente, è divenuto oltremodo difficoltoso se non a volte impossibile, tra limitato accesso agli uffici comunali e agli spazi pubblici, regole di sicurezza e distanziamento. Per chi si trova in condizioni di malattia e grave disabilità, poi, l’esclusione degli strumenti digitali per la raccolta delle firme diventa, di fatto, un impedimento assoluto alla partecipazione democratica.
Come comitato promotore referendum abbiamo deciso di raccogliere le firme nell'ultimo periodo utile prima della fine della legislatura, cioè nei 3 mesi precedenti il 30 settembre 2021. La scelta della data è motivata dalla nostra volontà di ridurre al minimo i rischi connessi alla pandemia, senza però rinunciare all'esercizio di un diritto costituzionale. In ragione delle competenze e delle funzioni attribuite al Suo Ministero, considerata la violazione in corso dei diritti costituzionali dei cittadini, Le chiedo dunque di intervenire urgentemente per garantire che ogni sottoscrizione su proposte di iniziativa popolare legislativa e referendaria –a livello nazionale, regionale e comunale-possa essere immediatamente attivabile anche attraverso modalità digitali (Spid e CIE). È quanto chiedo a Lei e al Governo, affinché la riattivazione dei diritti di partecipazione democratica non sia rinviata a data da destinarsi ma sia resa operativa nei termini più brevi. Nell'era del lavoro agile e della didattica a distanza, penso non si possa accettare che la democrazia resti l'unica attività il cui esercizio a distanza resti precluso nonostante la tecnologia lo renda possibile. La transizione digitale non può continuare ad escludere la democrazia, ma deve essere occasione per rafforzarla.