Politica
Senato, la Riccardi passa dal M5s alla Lega: maggioranza a serio rischio
Dopo l'espulsione di Giarrusso, altra defezione al Senato per il M5s: Alessandra Riccardi lascia il M5s e passa alla Lega, mettendo a rischio la maggioranza
Alessandra Ermellino e Alessandra Riccardi lasciano il M5s
Giornata nera per il Movimento 5 Stelle, che perde due parlamentari: una alla Camera e una al Senato. Dopo la deputata Alessandra Ermellino, infatti, abbandona il gruppo M5s anche la senatrice Alessandra Riccardi. Lo conferma la stessa Riccardi all'Adnkronos. Questa mattina, la Ermellino ha annunciato il passaggio al gruppo Misto di Montecitorio spiegando le ragioni del suo addio. "Non vado via dal M5s ma dalle persone che si sono impossessate di un progetto tradendo le speranze di 11 milioni di cittadini", le parole della deputata tarantina. Per quanto riguarda la senatrice Riccardi, invece, da tempo si rincorrono le indiscrezioni su un possibile passaggio alla Lega, soprattutto dopo il suo voto in dissenso dal M5S sul caso Salvini-Open Arms nella Giunta per le immunità di Palazzo Madama, indiscrezioni confermate proprio in queste ore, direttamente dalla Riccardi.
I primi ad andarsene, a gennaio dello scorso anno, furono Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, l'ultimo a uscire e' stato Mario Michele Giarrusso, approdato come gli altri colleghi al Misto. Con l'annuncio di Alessandra Riccardi, dall'inizio della legislatura sono tredici i senatori pentastellati ad aver traslocato. Nell'elenco figurano tra gli altri i nomi di Paola Nugnes e di Elena Fattori e quelli di Ugo Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi. Questi ultimi all'inizio dello scorso dicembre lasciarono le 5 stelle per i banchi della
Il post di addio al M5s della senatrice Riccardi "Care amiche e amici, dopo un'attenta riflessione, vi comunico il mio passaggio al gruppo della Lega". Lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook, la senatrice Alessandra Riccardi, che oggi si iscrive al gruppo della Lega, lasciando i Cinque Stelle. "Gli ultimi mesi - scrive - hanno visto irrimediabilmente acuirsi le distanze tra le mie idee e quelle del Movimento 5 Stelle, portandomi a questa scelta sofferta, ma convinta. Il mio disagio, in particolare, è legato al fatto che non si sia realizzato, neppure in minima parte, quel confronto parlamentare, anche coinvolgendo l'opposizione, per riforme importanti e ancora più necessarie al Paese in un periodo difficile come questo". Per RICCARDI "un altro elemento di contrasto con il gruppo 5 Stelle si è verificato in occasione del voto sull'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini per il caso Open Arms: anche qui a mio avviso sussisteva, come nel caso della Diciotti, l'azione di governo nel perseguimento della politica dei flussi migratori. E anche sul caso Gregoretti ero uscita dall'aula, non condividendo la posizione del mio gruppo a favore del processo". Resta la soddisfazione per gli anni di lavoro trascorsi e per alcuni risultati raggiunti, ma oggi inizia un nuovo percorso - aggiunge la neoesponente della Lega - . Ringrazio Matteo Salvini, il presidente Massimiliano Romeo e tutti i senatori della Lega, gruppo cui approdo oggi con entusiasmo e nel quale, con impegno e passione, cercherò di svolgere al meglio il mio lavoro". |
Lega. Gelsomina Vono, a fine settembre era passata invece a Italia Viva. Al Misto si e' trasferito anche Gianluigi Paragone, il 2020 era appena iniziato, dove e' stato raggiunto a stretto giro da Luigi Di Marzio prima e da Lello Ciampolillo poi. Anche due lutti hanno segnato il gruppo.
Il 22 novembre e' mancato Franco Ortolani (al suo posto e' subentrato Sandro Ruotolo, ma al Misto) e il 17 marzo e' scomparsa Vittoria Bogo Deledda. Con la decisione di Alessandra Riccardi, dunque, il Movimento 5 stelle conta ora 95 senatori a Palazzo Madama. Resta il partito con il maggior numero di rappresentanti, ma la maggioranza si riduce e scende a quota 160, quindi un senatore in meno rispetto alla maggioranza assoluta che al Senato e' fissata a 161. Stando ai numeri ufficiali dei gruppi che al Senato sostengono il governo, oltre ai 95 di M5s, fanno parte della maggioranza 35 senatori del Partito democratico, 17 di Italia viva, 5 di Liberi e uguali, 2 di Maie e 6 delle Autonomie. A questi, a seconda delle votazioni, si potrebbero aggiungere o meno alcuni ex 5 stelle che in diverse occasioni hanno sostenuto il governo puntellando la maggioranza.
“Ho consegnato la lettera di dimissioni dal M5S senza lasciarmi alle spalle alcun rimpianto - spiega la Ermellino - ormai da tempo la mia voglia di lavorare e rispondere alle sollecitazioni provenienti dal territorio - con l’unico scopo di tutelare il bene pubblico - confliggevano con il percorso e le scelte fatte dal MoVimento. A partire dal gruppo della commissione Difesa che, nel corso di questi 26 mesi, ha osteggiato il mio lavoro”, aggiunge la deputata.
“Il M5S è diventato uno spazio privo di confronto e competenza, dove il rispetto delle regole e dei valori, che ci avevano illusi che un cambiamento fosse finalmente possibile, sono stati calpestati dalle aspirazioni personali. Viviamo tuttora in un sistema politico marcio che necessita di grande coraggio e capacità per essere risanato, tuttavia ho la netta sensazione che il M5S non abbia la forza o la volontà di perseguire realmente questo cambiamento. Dal Gruppo Misto continuerò con caparbietà a tenere fede agli impegni presi con i cittadini”, conclude Ermellino.
M5S, PERILLI: 'NUMERI SENATO? SUPERATO DIFFICOLTA' CON GRUPPO COMPATTO, NON MI ARRENDO'
"L'addio della senatrice Riccardi? Ne ho preso atto...". Così Gianluca Perilli, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, commenta con l'Adnkronos il passaggio della collega Alessandra Riccardi alla Lega. La compagine pentastellata a Palazzo Madama perde così un'altra pedina, i numeri della maggioranza si assottigliano e suona un altro campanello d'allarme in vista delle future, delicate votazioni sul pacchetto europeo. Il presidente dei senatori grillini però non si perde d'animo: "Abbiamo superato la prova, difficile, dell'ultima volta, con due richieste di numero legale, l'ultima delle quali superata alla prima chiama, e il gruppo ha risposto compatto. Per quel che mi riguarda - rimarca Perilli - dinanzi ad ogni difficoltà sono uno che combatte e non si arrende...".