Politica

Sì da tutti a Commissione Banche. Ma non da Monti, Casini, Bonino, Cattaneo

Antonio Amorosi

Tutto l’arco costituzionale a favore della Commissione d’inchiesta sulle banche. All’appello mancano solo 4 voti. Ecco di chi

 

Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che istituisce una nuova Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario italiano. Anche se Mattarella ha accompagnato il provvedimento con una lettera ai presidenti delle Camere ai quali chiede di vigilare sull'organismo, la commissione dovrà fare luce sui crac di questi ultimi anni e sarà inevitabile vada a mettere il dito anche sulla vigilanza a tempi alterni di Bankitalia e Consob.

 

L’organismo è stato voluto dall’attuale maggioranza giallo-verde in Parlamento, dopo anni di scandali e polemiche a fronte di 300.000/400.000 tra azionisti e correntisti coinvolti o che hanno perso i loro risparmi per le crisi e i fallimenti delle banche o che sono stati toccati dai crac.

voto senato
 

Chi può essere indifferente a portare un po' di trasparenza e chiarezza su uno dei periodi più critici delle banche italiane? E che ha coinvolto istituti importanti come Monte Paschi di Siena, Banca di Vicenza, Veneto banca, Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti? 

Nessuno. Infatti il 7 novembre 2018 tutto l’arco costituzionale ha votato a favore della commissione: il Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Leu, i componenti del gruppo Misto, quindi tutti i Senatori presenti in aula (245), si sono dichiarati favorevoli all’istituzione voluta da M5S e Lega. Escluso 4 illustrissimi esponenti: Mario Monti, Pierferdinando Casini, Emma Bonino e Elena Cattaneo che si sono astenuti.

 

Nell’astensione vi potrebbero essere motivi di opportunità e non condivisione dei meccanismi di istituzione dell’organismo. Gli stessi però non hanno smosso di una virgola le convinzioni delle agguerritissime opposizioni all’attuale maggioranza che un giorno sì e l’altro pure attaccano duramente il governo.

 

Mario Monti è stato più volte criticato di essere troppo vicino alle banche mondiali che hanno interessi in Italia. Come Goldman Sachs che è una delle banche d'affari più potenti del pianeta al centro delle strategie di politica bancaria internazionale. Come molti altri colossi della finanza si avvale di consulenti di altissimo livello. Tra questi vi è stato Mario Monti. Alla caduta nel 2011 dell’ultimo governo Berlusconi Paolo Cirino Pomicino nelle vesti di commentatore si espresse così: "(I poteri forti, ndr) fecero dunque cadere il governo Berlusconi e al suo posto fecero arrivare Mario Monti".

 

Pierferdinando Casini è stato, durante la passata legislatura, presidente di un’altra commissione d’inchiesta sulle banche. Dopo le audizioni al fulmicotone di diversi soggetti istituzionali coinvolti chiuse i lavori con una sintesi a detta di molti partecipanti “davvero fragile” e “salomonica”. Anche Liberi e uguali al tempo sostenne che c’erano “nel testo di Casini reticenze gravi”.

 

Elena Cattaneo è una giovane ricercatrice italiana nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

 

Emma Bonino è la nota esponente dei Radicali italiani. Storiche le sue battaglie (1999) da “Commissario europeo per gli aiuti umanitari e per la tutela dei consumatori”, quando denunciava a gran voce il sopruso delle banche ai danni dei consumatori, alla cui tutela cercava di provvedere come commissaria.