Politica
Sileri contro l'Oms: “Sbagliato paragonare covid ad influenza spagnola”
CORONAVIRUS. SILERI: BASTA TERRORE, NON CI SARÀ SECONDA ONDATA VIOLENTA
Sileri contro l'Oms: “Sbagliato paragonare covid ad influenza spagnola”
“Sbagliato paragonare covid ad influenza spagnola” queste le parole di Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute, durante la cerimonia di apertura degli screening sierologici per gli avvocati a piazza Cavour a Roma.
"Si parla di una nuova violenta ondata del virus a settembre-ottobre, ma io non credo che cosi' sara': se diamo un messaggio di paura non ripartiremo, dobbiamo ripartire consapevoli che il virus c'e' e bisogna conviverci. Se continuiamo a creare terrore, l'Italia non riparte", ha sottolineato. Se il coronavirus "dovesse tornare controlleremo i focolai, ma dobbiamo prepararci anche a questo: potranno esserci altre zone rosse ma a ottobre con l'esperienza avuta in questi mesi saremo in grado di fare quello che dobbiamo fare, non ci saranno piu' i mille morti al giorno che abbiamo visto" all'inizio dell'epidemia. Sileri spiega: "Siamo stati i primi in Europa a chiudere, alcuni studi dicono che con il lockdown abbiamo salvato 600mila persone. Poteva essere fatto di meglio? Si', ma a partire da dieci anni fa, quando la sanita' pubblica doveva essere rafforzata".
Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nei giorni scorsi aveva spiegato: "Questa pandemia si sta comportando come avevamo ipotizzato" e "il paragone è con la Spagnola che si comportò esattamente come il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata". "Sparendo il virus dalla clinica - aveva detto - sembra tutto sia finito, ma non è così". Rispetto alla nuova categoria dei 'debolmente positivi', ha precisato Guerra, "non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l'andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C'è una discesa che coincide con l'estate".