Silvio Berlusconi in ospedale: "Sono sereno"
Silvio Berlusconi in ospedale dichiara "Sono sereno". Intanto in Forza Italia si ragiona sul futuro evitando gli sciacallaggi di chi se ne vuole approfittare
Silvio Berlusconi in ospedale si affida a Dio ed alla professionalità dei medici e si commuove per le manifestazioni d'affetto.
"Sono sereno, e affronto questo passaggio delicato affidandomi a Dio ed alla straordinaria professionalità dei medici e del personale del San Raffaele". Lo scrive, dal suo letto d'ospedale dove è ricoverato, Silvio Berlusconi.
Il leader di Forza Italia ringrazia "tutti coloro che mi hanno fatto pervenire manifestazioni di affetto ed espressioni augurali, mi hanno davvero commosso. Non dimenticherò le parole di amici, di esponenti politici, di collaboratori di una vita di lavoro, dei moltissimi sostenitori che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza con calore straordinario. Seguo da qui le vicende politiche in vista dei ballottaggi - sottolinea Berlusconi - e chiedo a tutte le donne e gli uomini di Forza Italia il massimo impegno per far prevalere i candidati del centro-destra ovunque siano in campo. Forza Italia è pienamente operativa nei suoi organismi nazionali e periferici ed è perfettamente in grado di operare in questi giorni di mia forzata assenza".
E mentre Silvio Berlusconi è in ospedale cosa succede in Forza Italia?
Ma ora che cosa succede davvero? Su un punto non ci sono dubbi: in Forza Italia non ci sarà più un solo uomo al comando. In attesa di capire come evolverà la situazione clinica di Silvio Berlusconi, che la prossima settimana verrà operato al cuore a Milano, tra gli azzurri ci si interroga su che cosa accadrà ora al partito, soprattutto dopo che Alberto Zangrillo ha ribadito di scogliare all'ex Cavaliere di tornare, anche una volta guarito, alla politica attiva. "Non ho alcuna preoccupazione sulla salute di Silvio Berlusconi che ha già dimostrato in passato di essere sostanzialmente indistruttibile", afferma il Governatore della Liguria e consigliere politico del leader di Forza Italia, Giovanni Toti, convinto che Berlusconi "si rimetterà presto e tra poche settimane sarà con noi di nuovo". Ma nel frattempo c'è da gestire il partito, sia in vista dei ballottaggi del 19 giugno sia in vista del referendum istituzionale di ottobre. A questo è probabile che si vada ad una gestione collettiva di Forza Italia in cui ogni esponente manterrà le sue posizioni cercando però di non andare in contrapposizione.
A livello parlamentare Paolo Romani al Senato e Renato Brunetta alla Camera continueranno a dettare la linea tentando di non apparire divisi come è accaduto in passato. Anche se, come noto, le sensibilità politiche e i toni sono molto differenti. A livello di macchina organizzativa continuerà ad avere un ruolo importante il senatore Altero Matteoli. Daniela Santanchè resterà una sorta di "battitrice libera" molto vicina, almeno su certi temi, alle posizioni di Lega e Fratelli d'Italia. Chi sale sono certamente Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, recordwomen di preferenze a Milano e Napoli, le quali, insieme a Giovanni Toti e Paolo Romani, avranno il compito di mettere a punto la strategia politica di Forza Italia. A livello europeo continuerà ad avere un ruolo di primo piano Antonio Tajani, anche se in collaborazione con i vertici del partito a Roma. Annagrazia Calabria, leader di Forza Italia Giovani, Renata Polverini, Alessandra Mussolini (autrice delle dichiarazioni "bomba" contro la Meloni, poi ritrattate) e tutto il cerchio magico (Pascale-Rossi-Bergamini) al momento vedono il loro peso politico ridimensionato, almeno fino a quando non si capirà cosa accadrà esattamente a Berlusconi dopo l'operazione cardiaca. L'obiettivo di tutti in Forza Italia è quello di evitare "sciacallaggi", ovvero approfittare della malattia del leader per conquistare posizioni politiche all'interno del partito. Per questo motivo, almeno nelle prime settimane, è facile attendersi un low profile.