Politica
Soldati in Ucraina, Salvini: "Macron si faccia curare". FdI prende le distanze
"L'ipotesi di soldati italiani a combattere in Ucraina? Macron e ora anche Monti vanno curati": il leader della Lega al vetriolo
Soldati in Ucraina, FdI prende le distanze da Salvini. La Lega chiama l'ambasciatore francese a Roma
Le parole del presidente francese Emmanuel Macron riguardo a un possibile invio di truppe occidentali in Ucraina continuano a tenere banco nel dibattito politico italiano. Sulla guerra a Kiev il leader della Lega Matteo Salvini è netto: "Mi turba che dopo Macron, anche Monti oggi parli dell'invio di soldati italiani a combattere in Ucraina. Questi vanno curati: chi la pensa così e lo dice come se fosse una cosa normale, vale per Macron e per Monti, sono pericolosi". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini arrivando a Rho Fiera a Milano, a proposito di quanto affermato in mattinata dall'ex premier Mario Monti a Radio 24 a proposito del conflitto tra Russia e Ucraina. Monti avrebbe ipotizzato l'invio di truppe in Ucraina. "Parlare di soldati italiani che potranno andare a combattere e morire in Ucraina lo ritengo una cosa gravissima", ha continuato.
A prendere le distanze però dalle posizioni della Lega è FdI. "Salvini su Macron? E' legittimo che ogni capo di Stato abbia le sue opinioni su eventuali interventi che, però, ovviamente possono e devono impegnare il proprio paese. Dopodiché il resto non mi permetto di commentarlo perché non ne vedo la necessità", ha detto il capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, commentando, interpellato in Transatlantico, le parole di Matteo Salvini su Macron ("Questi vanno curati") in merito all''invio di truppe in Ucraina.
La Lega, intanto, con il presidente della commissione Affari europei Vigna, ha chiamato in Parlamento l'ambasciatore francese a Roma "a chiarire, precisare ed eventualmente smorzare le parole di Macron". "L'invio diretto di truppe Ue nel conflitto in Ucraina sarebbe una follia, la Lega è completamente contro questa ipotesi", ha detto il deputato della Lega Alessandro Giglio Vigna parlando in Aula alla Camera nell'ambito delle missioni internazionali e criticando le parole di Macron. Vigna ha riferito che in qualità di presidente della commissione Politiche Ue "ho invitato l'ambasciatore di Francia a venire a conferire davanti alla commissione che presiedo" su questo, "il Parlamento non ha potere di convoca è un invito ma ritengo che l'ambasciatore francese debba chiarire, precisare ed eventualmente smorzare le parole" di Macron.