"Soluzione in 48 ore o elezioni. Mattarella notaio, nessun premier Pd"

Dimissioni di Conte al Quirinale, che cosa accadrà ora?
"Una crisi di governo è sempre al buio, quindi è impossibile fare pronostici".

M5S e PD sono davvero al fianco di Conte o lo hanno logorato per sostituirlo?
"Tutto è possibile, ma Conte è il perno dell’alleanza, e congedarlo equivale a riportare le lancette dell’orologio al 2018. Improbabile".

Come si muoverà il Quirinale in questa fase?
"Mattarella ha posto fine all’interpretazione ‘interventista’ del ruolo del presidente della Repubblica. Ha ripristinato il carattere notarile di questa istituzione, quindi si limiterà a prendere atto di una maggioranza, se ci sarà. Altrimenti scioglierà le Camere".

Se non sarà Conte, ci sarà un premier del PD o Di Maio a Palazzo Chigi?
"Tenderei ad escludere un avvicendamento a Palazzo Chigi, ma in ogni caso il premier deve essere espresso dal partito di maggioranza, che è il Cinque Stelle, persino in caso di governo di unità nazionale".

Italia Viva tornerà nella maggioranza?
"Non ne è mai uscita, semmai ha corso il rischio di esserne cacciata".

Crede che l'operazione costruttori andrà in porto? L'Udc e Cambiamo! si aggiungeranno a PD e M5S?
"Non saprei, bisogna chiederlo a loro che aprono e chiudono nella stessa giornata".

Crede nel governo di unità nazionale auspicato da Silvio Berlusconi?
"Sì, ci credo ma esso deve includere tutte le forze politiche e può ben partire dal terzo governo Conte. Dipende dal coraggio del premier, e dalla autonomia di Forza Italia. Se i sovranisti diranno no, noi abbiamo l’autonomia per dire di sì? Hic Rhodus, hic salta".

Pensa ancora che lo sbocco più probabile della crisi siano le elezioni a breve? Già in aprile?
"Se in 48 ore non si trova la quadra, nelle elezioni ci scivoliamo. E una classe dirigente che nella pandemia gira la pratica al popolo, un vaffa se lo prende davvero".