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Sondaggi: fiducia nei leader, nessuno come Conte. Draghi e Salvini in calo

Il 44,5% sostiene l'ex premier. Il leader della Lega scende al 29%, in salita Letta. Tra i ministri, in testa Franceschini e Giorgetti

Sondaggi: fiducia nei leader, nessuno come Conte. Draghi e Salvini in calo

Il governo Draghi è a lavoro ormai da un mese mezzo, ma gli italiani, stando al sondaggio di Euromedia research non vedono una grossa discontinuità rispetto al governo precedente a guida Conte. Il 51,6% del campione - si legge sulla Stampa - dichiara infatti di non rilevare differenze nell’attuale gestione rispetto alla precedente e, mentre il 21,1% riscontra una migliore amministrazione, con l’82,5% dell’elettorato di Italia Viva, il 19,8% nel confronto ne individua un peggioramento (con il 61,9% dell’elettorato del M5S). Il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è arrivato a ricoprire il suo attuale ruolo sull’onda di un entusiasmo complessivo che lo identificava come una specie di figura mitologica: super Mario. L’uomo della provvidenza si sta scontrando oggi con la realtà di un Paese complicato e ricco di vincoli.

Unica eccezione nel panorama - prosegue la Stampa -  appare Giuseppe Conte che, nel silenzio degli ultimi mesi, è riuscito a mantenere il suo indice di fiducia al 44,5%. Anche per lui si è aperto un periodo di grande aspettative per gli elettori del Movimento 5 Stelle e anche per una parte di quelli del Pd. La sua investitura come leader del movimento lo porrà inevitabilmente di fronte a delle scelte importanti che lo obbligheranno a svelare i suoi piani e a trovare nuovamente un confronto diretto con l’elettorato.

Il leader maggiormente in difficoltà in questo momento - spiega la Stampa - è Matteo Salvini (29,5% indice di fiducia), che, come il suo partito, di settimana in settimana perde decimali di consensi. Essere al Governo non aiuta la sua battaglia di grande oppositore ai poteri forti del Paese. La crisi economica incalza quell’elettorato che Salvini ha rappresentato per mesi quando al Governo c’era Giuseppe Conte con l’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Se con Nicola Zingaretti poi era il Pd a mostrare un inusuale imbarazzo nello stare al Governo con la Lega, oggi con Enrico Letta si riconosce la voce della forza responsabile e autocritica. Queste posizioni portano il segretario del partito al 27,6% (+3% in una settimana).