Politica

Elezioni, sorpasso del M5S sul Pd. Ipotesi, non più fantapolitica. Inside

Di Alberto Maggi

Elezioni, sondaggi vietati. Ultimissimi sentimenti sul voto del 25 settembre

Elezioni, sondaggi vietati. Ultimissimi sentiment sul voto: ottimismo nel M5S, pessimismo nel Pd


Fantapolitica? Forse. Un sogno per alcuni, un incubo per altri. Come noto, la pubblicazione dei sondaggi è severamente vietata ma le forze politiche a undici giorni dalle elezioni del 25 settembre continuano a sondare il terreno e a cercare di capire il sentiment tra i propri elettori. Da un lato il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte, sempre più ottimisti sull'esito del voto e soprattutto sul recupero dopo i pessimi sondaggi (sotto il 10%) dell'ultimo periodo del governo Draghi prima della crisi. Tra i pentastellati cresce la convinzione di risalire soprattutto al Sud, ma non solo, e di essere ormai diventati l'unica vera forza di sinistra, sociale e ambientalista, di fronte a un Pd "né carne, né pesce". Qualcuno, nel M5S, sogna addirittura quota 20% e soprattutto un clamoroso e del tutto impossibile fino a pochi giorni fa sorpasso sui Dem.

Sul fronte opposto, nel Pd la preoccupazione è forte. Non solo e non tanto per la probabile (così almeno secondo quasi tutti gli osservatori) vittoria del Centrodestra trainato da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, ma proprio per la possibile fuga di elettori Dem verso l'astensione o i 5 Stelle. Il timore di diversi esponenti Pd è quello di aver sbagliato la strategia delle alleanze prima e la campagna elettorale poi. L?impressione è che il partito di Enrico Letta fatichi a essere una vera alternativa a Meloni e che stia passando nell'opinione pubblica l'idea che l'unica alternativa alla leader di FdI sia Mario Draghi, esattamente il progetto centrista di Carlo Calenda e Matteo Renzi. E quello che nel M5S è un sogno, si registra anche nel Pd - un incubo in questo caso - un clamoroso sorpasso nelle urne di Conte su Letta.