Politica
Tajani attacca sul salario minimo: "Non siamo in Urss". Insorge il Pd
Il ministro degli Esteri: "In Italia non serve il salario minimo. Serve un salario ricco, perché non siamo nell'Unione Sovietica". E Bonaccini replica
Parole che arrivano mentre in commissione Lavoro della Camera, le opposizioni si schierano contro l'emendamento della maggioranza che andrebbe a sopprimere la pdl sul salario minimo. A frenare è il presidente della commissione Lavoro Walter Rizzetto, FdI: “Ci sono delle parti di questa proposta di legge unificata che obiettivamente non possono convincere. Molto banalmente, e lo dico con una sfumatura tecnica, questa è una proposta che non ha alcuna copertura finanziaria. Se e qualora non fossimo noi a cercare di porre un rimedio, sarà la Commissione Bilancio che darà un input negativo rispetto alla proposta. perché all'articolo 7 non ci sono le coperture finanziarie", ha detto a margine della discussione della proposta sul salario minimo.
"Sul salario minimo legale quello della maggioranza e del governo è un atteggiamento meschino. Nel metodo, perché si sceglie di azzerare la discussione della proposta di legge delle opposizioni presentando un emendamento soppressivo, ma anche nel merito visto che in Italia ci sono milioni di lavoratori sottopagati e il governo non ha avanzato alcuna proposta per fronteggiare il tema del lavoro povero - ha detto, intervenendo in commissione Lavoro alla Camera, la capogruppo del M5S in XI commissione Valentina Barzotti – Il ministro degli Esteri Tajani ha detto che serve il 'salario ricco', da raggiungere attraverso non meglio precisate riforme. Il governo pensa forse che gli italiani si arricchiranno abolendo l'abuso d'ufficio, svuotando il traffico di influenze illecite o attaccando pilastri della lotta alle mafie come il concorso esterno in associazione mafiosa?Oppure con i 380 euro una tantum della social card? Siamo seri. Fissare una soglia legale da 9 euro lordi l'ora è quantomai necessario: a beneficiarne sarebbero oltre 3,5 milioni di lavoratori, soprattutto donne. La nostra battaglia non si fermerà qui", ha concluso Barzotti. Per il capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, bisogna “ritirare l'emendamento soppressivo” e “approvare della legge sul salario minimo legale. Nessuno e nessuna può lavorare sotto i nove euro, altrimenti è incitazione allo sfruttamento".