Politica

"Tassare le imprese"? Mossa di Giorgetti per placare gli appetiti della maggioranza sulla manovra

Di Alberto Maggi

Dietro le quinte. E anche quest'anno niente emendamenti di Cdx: manovra blindata come l'anno scorso

L'unica misura importante nella Legge di Bilancio sarà l'ampliamento del taglio dell'Irpef fino a 60mila euro di reddito lordo all'anno

"Tassare le imprese". La frase di Giancarlo Giorgetti, titolare dell'Economia, di ieri - poi ovviamente rettificata vista l'irritazione di Giorgia Meloni e dei due vicepremier - non è stata affatto un'uscita sbagliata o una gaffe. Il responsabile del Mef ha voluto lanciare un chiaro messaggio e sapeva bene ciò che poi sarebbe accaduto ed era anche pronto a precisare successivamente, ma intanto da Via XX Settembre è arrivato forte e chiaro il segnale a tutti i partiti e i deputati e senatori della maggioranza di Centrodestra: ci sono pochissimi soldi.

Traduzione: l'unica misura importante nella Legge di Bilancio sarà l'ampliamento del taglio dell'Irpef fino a 60mila euro di reddito lordo all'anno, ma anche con la mazzata dell'aumento delle accise sul diesel che sta scatenando infinite polemiche sulla rete contro il governo. Politicamente quella di Giorgetti, leghista più draghiano e montiano che salviniano, è stata una mossa calcolata in vista dei tavoli che ci saranno sulla finanziaria per il 2025.

Quando si vedranno faccia a faccia i leader della maggioranza e il titolare dell'Economia, GG (come lo chiamano in Via Bellerio, sede del Carroccio a Milano), potrà dire 'va bene, niente nuove tasse ma nemmeno il solito assalto alla diligenza. Ci sono i soldi solo per abbassare l'Irpef'.

In sostanza, sapendo che tutti i partiti del Centrodestra hanno forti appetiti sulla manovra, Giorgetti punta ad arrivare a un pareggio: ha messo le mani avanti parlando di "tassare le imprese" non per farlo davvero ma per stroncare le richieste della stessa maggioranza. Niente tasse, niente richieste dai partiti (pensioni, decontribuzione, sgravi etc...) e la partita finisce in pareggio. Nessuno vince, nessuno perde.

Altro punto molto importante è che - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti di Centrodestra - anche quest'anno il Consiglio dei ministri, una volta varata la Legge di Bilancio 2025 e su input di Meloni e Giorgetti, obbligherà la maggioranza a non presentare emendamenti né in Commissione né in Aula. Manovra blindata come l'anno scorso con la speranza di non arrivare per l'ennesima volta a votarla tra Natale e Capodanno in zona Cesarini per evitare l'esercizio provvisorio. Questo anche per dare un segnale di credibilità a Bruxelles e soprattutto ai mercati finanziari.




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