Politica
Tasse, Conte: "Nuova politica alimentare". E Di Maio: "Nessun disaccordo"
Tasse sulle merendine e bibite zuccherate: nessuna divergenza tra il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Confronto Di Maio-Conte, disincentivare utilizzo sostanze zuccherate
Nove ore di viaggio insieme, utili per confrontarsi sulla strategia da portare avanti nel governo e sulle misure da adottare. Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sono arrivati a New York per l'assemblea dell'Onu. Nessuna polemica tra i due, viene precisato. Due giorni fa il capo politico M5s ha sottolineato la necessita' di non aumentare la pressione fiscale, bocciando anche l'ipotesi di una tassa sulle merendine. Il premier, viene riferito, ha avuto un utile confronto anche su questo tema. Resta la possibilita' di intervenire per disincentivare l'utilizzo di sostanze eccessivamente zuccherate, anche in prospettiva di un piano contro l'obesita'. Prevedendo in questo caso misure ad hoc.
Conte: tassa merendine? Valuteremo. Nuovo approccio politica alimentare
"Noi siamo per pane e salame...". Scherzano il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri che a New York si presentano davanti alle telecamere per far capire che non c'e' alcuna "polemica delle merendine" tra i due. "Dobbiamo ancora scrivere la manovra di bilancio. Fateci lavorare", afferma il premier che sull'eventualita' di introdurre meccanismi disincentivanti per quelle sostanze eccessivamente zuccherate spiega: "E' una delle ipotesi che ho ventilato". Si tratta di una "iniziativa che porterebbe un nuovo approccio in tema di politica alimentare. Valuteremo e ci confronteremo", afferma Conte.
Governo: Di Maio, nessuna divergenza con Conte su tasse
Nessuna divergenza sulla tasse tra il ministro degli Esteri Luigi di Maio e il premier Giuseppe Conte. Lo assicurano fonti dello staff del capo della diplomazia italiana appena arrivato a New York per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Di Maio ha parlato da capo politico dei 5 Stelle, tengono a precisare dal suo staff, quando ha detto "no a nuovi balzelli", escludendo nuove imposte. Questo non è un governo che vuole alzare le tasse, rimarcano le stesse fonti dei 5 Stelle, assicurando che tra il ministro degli Esteri e il premier, che hanno viaggiato insieme per 9 ore da Roma a New York, non c'è alcun attrito.