Politica
In Italia I 'no-euro' sono maggioranza. M5S-Lega-Fdi superano il 50%
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Terremoto politico-elettorale in Italia. I risultati del referendum greco e la schiacciante vittoria del 'no' modificano nettamente le intenzioni di voto nel nostro Paese. Le stime del sondaggista Alessandro Amadori, che proprio su Affaritaliani.it aveva previsto il successo di Tsipras, fanno tremare i polsi ai sostenitori dell'euro. "In Grecia si sono messi insieme Syriza, i comunisti e l'estrema destra di Alba Dorata e hanno stravinto al referendum sugli accordi con l'Europa. Una federazione di tutte le forze che non vogliono più l'euro, anche se molto eterogenee, in Italia avrebbe la maggioranza assoluta. I numeri sono più contenuti perché la crisi italiana non è come quella greca, ma il fronte contrario all'euro tutto insieme nel nostro Paese raggiungerebbe alle elezioni il 52-53% dei voti contro il 47-48% di una coalizione a favore della moneta unica". Sono cifre sorprendenti solo fino a pochi mesi fa. All'interno di questa coalizione no-euro, le forze sono così distribuite: Movimento 5 Stelle 25%, Lega Nord-NoiConSalvini 20%, Fratelli d'Italia 5%, Comunisti di Marco Rizzo 1,5% e Forza Nuova 1%. Maggioranza assoluta. Dall'altra parte, comunque, all'interno del 47-48% dei sostenitori dell'euro, oltre a Pd, Forza Italia e Area Popolare, c'è anche un 5% della sinistra radicale (Sel, Prc ed ex Pd) che pur senza chiedere il ritorno alla lira, proprio sulla scia di Tsipras e di Syriza, è fortemente critico nei confronti di questo modello di Europa e in particolare della Germania di Angela Merkel.