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Timmermans lascia Bruxelles per tuffarsi nelle elezioni in Olanda

di redazione politica

Il padre del Green Deal lascia la Commissione Ue per buttarsi nella campagna elettorale olandese

Il vicepresidente Timmermans lascia la Commissione Ue, deleghe al socialdemocratico Sefcovic

Il Vice presidente della Commissione dell'Unione europea, Frans Timmermans, ha rassegnato le dimissioni in seguito alla sua decisione di candidarsi alle prossime elezioni in Olanda, ha reso noto la Commissione in un comunicato.

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La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ha espresso la sua gratitudine a Timmermans per gli anni di lavoro proficuo alla Commissione e ha accettato le dimissioni "con effetto immediato". Le deleghe di vice presidente per il 'green deal europeo' passano, per decisione di von der Leyen, al vice Presidente Maros Sefcovic. Provvisoriamente, andrà a lui anche il dossier sulle azioni sul clima.

Fidanza (FdI) attacca Timmermans: "Con le sue dimissioni c'è più fiducia nel futuro"

"Frans Timmermans si è dimesso da vicepresidente della Commissione europea e da Commissario responsabile per il cosiddetto Green Deal. Lo fa per candidarsi premier a guida della sinistra rosso-verde alle elezioni olandesi del prossimo novembre. Non c'è che dire, decisamente un'ottima notizia per i cittadini europei. Ora ci auguriamo che, almeno qui a Bruxelles, venendo meno colui che in questi anni ha impersonificato la versione più estremista e ideologica della transizione ecologica, possa finalmente prevalere un po' di buon senso e venga rimodulata l'agenda green dei prossimi mesi".

Così in un video pubblicato sui social il capodelegazione di Fratelli d'Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. "Noi ci battiamo su tre punti principali: la sostenibilità ambientale non può mai essere disgiunta da quella economica e sociale delle nostre imprese e dei nostri lavoratori; l'Europa non può fare tutto da sola condannando famiglie e imprese a una transizione costosissima mentre il resto del mondo continua ad inquinare e la transizione deve essere tecnologicamente neutra, basta con la follia dell'elettrico tutto e subito, che è insostenibile da tutti i punti di vista e ci consegna a una nuova dipendenza geopolitica, non più dalla Russia ma dalla Cina che detiene gran parte di quello che serve alla nostra svolta green. Insomma, finalmente il dopo Timmermans è iniziato e ora guardiamo con più fiducia al futuro", riporta Ansa.