Politica

Toninelli straparla su radio Cusano contro il governo

Di Giuseppe Vatinno

Quando l’ex ministro delle Infrastrutture Toninelli pensava che il tunnel del Brennero già esistesse

Quando Mariastella Gelmini pensava che esistesse un tunnel tra la il Cern in Svizzera e l’Abruzzo

 

Toninelli, se non esistesse, occorrerebbe inventarlo. L’occasione di dare la stura al Toninelli – pensiero è stata una intervista a Radio Cusano Campus, durante la trasmissione L’Italia s’è desta, trasmissione in cui si è cimentato nell’ impervio –per lui- cimento di un discorso logico e sensato. L’ex (?) esponente dei Cinque Stelle ha commentato la sonora bocciatura ricevuta dalla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni ai ministri Santanchè e Salvini.

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Come spesso avviene nel modo politico di argomentare dei pentastellati, mossi unicamente da invidia sociale, l’attenzione è stata la borsetta di Hermès che la ministra “portava in televisione”. Diciamo che la sua collega Virginia Raggi ha fatto di peggio quando da indimenticata sindaca di Roma era stata “accusata” di esibire pubblicamente appunto una borsa di Hermès.

Quella volta la pentastellata fu salvata dal marito, l’altrettanto indimenticato ciclista Andrea Severini, che la difese mettendo una toppa peggiore del buco dicendo che non era vero niente, ma era solo una borsa molto simile fatta da un artigiano romano a 100 euro e che quindi l’onore ideologico pauperista del Movimento era salvo.

Poi Toninelli è passato a Matteo Salvini, bersaglio di una identica mozione di sfiducia per i suoi presunti rapporti con il partito di Putin, Russia Unita. Mozione anch’essa bocciata. “Lui invece, dal punto di vista umano, mi fa tenerezza. Poverino, mi sta diventando quasi simpatico. Mi definiva ‘il ministro dei no’ e oggi ricopre la stessa posizione che ho ricoperto per un anno nel governo Conte Uno. Mi dite una sola cosa che ha fatto Salvini di concreto in un anno e mezzo? Un cantiere, un’autostrada? Gira per le radio e le tv, ultimamente è andato nella trasmissione Belve con la faccia da agnellino per cercare di creare una connessione emotiva con la gente. Ma in realtà è in crisi di voti, e quindi è in crisi come politico, perché fa solo propaganda come base e fondamento della sua politica”.

Ma a Toninelli, che spesso compete con l’Intelligenza Artificiale nello sfornare fulminanti deduzioni non basta e vuole dare il suo personale contributo sulla questione del Ponte di Messina: “Con quest’opera Salvini si è proprio disegnato la strada per il suicidio politico più eclatante della storia repubblicana. Non ho pregiudizi sul ponte, sarebbe una figata pazzesca realizzarlo. Ma quando sono stato ministro dei Trasporti, ho convocato i migliori ingegneri e progettisti di ponti, anche all’estero. E tutti mi hanno detto che se il ponte venisse realizzato e se andasse tutto bene, resterebbe aperto dai 3 ai 6 mesi all’anno, mentre gli altri 6 – 9 mesi rimarrebbe chiuso per venti, mareggiate e per tutti i motivi collegati alla natura e alla manutenzione”. Con un ministro delle Infrastrutture e i Trasporti come lui qualsiasi nazione al mondo, pure il Burundi con tutto il rispetto, sarebbe balzato nelle prime pagine dei media mondiali. Ed infatti a balzare sulle prime pagine furono veramente alcune sue devastanti affermazioni come quella in cui disse pubblicamente:

“Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero, e oggi dobbiamo purtroppo subire limitazioni settoriali da parte delle autorità del Tirolo che danneggiano fortemente l’economia italiana?”. La risposta è: “nessuno”. Infatti allora come adesso nessuno utilizza il “tunnel del Brennero” per il semplice motivo che si tratta di una galleria –esclusivamente ferroviaria- ancora in costruzione che collegherà Italia e Austria. L’ex ministro pasticcione forse aveva confuso il tunnel ferroviario con un’autostrada già attiva sul passo del Brennero.

Sta di fatto che la gaffe fu internazionale, di quelle che solo i Cinque Stelle sanno confezionare. All’esilarante comunicato del ministro era presente anche l’allora commissaria europea dei Trasporti, Violeta Bulc. Questa potente manifestazione di competenze ci esime quindi dal ribattere alle puerili considerazioni di Toninelli sul fatto che il Ponte sarebbe aperto “solo tre mesi all’anno” informazione fornitagli da fantomatici “migliori ingegneri al mondo” convocati per l’occasione, forse a Paperopoli.

Toninelli non è il solo però ad aver fatto gaffe cosmiche.ì Ad esempio è rimasta famosa quella dell’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che si auto-congratulò con l’Italia per un inesistente tunnel di 732 km tra il Cern in Svizzera e i laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, in Abruzzo. Come è noto i neutrini tra il Cern e il Gran Sasso viaggiano attraverso la materia e la Terra stessa e non hanno bisogno di alcun supporto materiale. Tra parentesi anche l’esperimento implicato eseguito dal fisico Antonio Eredidato era una fake e i neutrini tra la Svizzera e l’Italia non viaggiavano affatto a velocità superiore a quella della luce, violando la Teoria della Relatività di Einstein. Si trattò quindi di una doppia figuraccia internazionale a cui fu esposta l’Italia.