Politica
Totoministri, Meloni vuole Giorgetti al Mef ma Salvini nicchia. Sale Scaroni
Resta anche il nodo Ronzulli, mentre si pensa a costituire un nuovo ministero dell'Energia con a capo l'ex ad di Eni ed Enel
Governo, continua a impazzare il totoministri: per il Mef Meloni spinge Giorgetti ma Salvini non è convinto
Continua il rebus della formazione del governo di centrodestra. Sulla carta il giorno buono potrebbe essere mercoledì, quando Silvio Berlusconi arriverà a Roma per fare la registrazione di rito da neo ri-eletto senatore. Eppure, non è affatto scontato che il leader di Fi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini tornino davvero a vedersi. Perché c'è ancora bisogno di tempo per avvicinare le posizioni.
Non ci sarebbe unità d'intenti sull'Economia, secondo le simili ricostruzioni fatte da Repubblica e Corriere della Sera. Dopo il no di Fabio Panetta, la leader di Fdi ha proposto agli alleati Giancarlo Giorgetti che però Matteo Salvini difficilmente può accettare. "Non ha voglia di garantire una postazione così importante a un suo rivale interno. La vive come una provocazione. A meno che la prossima presidente non gli assicuri il ruolo di vicepremier, assieme a una delega minore come Agricoltura o Infrastrutture", scrive Repubblica.
La Lega si focalizza soprattutto sui ministeri (Infrastrutture, Agricoltura, Riforme, o Affari regionali per l'Autonomia), mentre i possibili candidati a una poltrona - oltre allo stesso segretario - sono Rixi, Locatelli, Centinaio. Nell'elenco di Forza Italia a dominare sono invece i nomi. Tra cui ci sono appunto quello di Antonio Tajani (per il quale sembra sempre più vicina la Farnesina), quello di Anna Maria Bernini e, soprattutto, di Licia Ronzulli. Giorgia Meloni ha già detto no all'ipotesi che vada alla Salute, ma l'interessata non vorrebbe nemmeno accettare un dicastero di poco peso.
Lìipotesi di un ministero dell'Energia con Scaroni
Il Corriere della Sera si concentra sugli altri ministeri economici. C’è anche l’ipotesi di istituire un ministero all’Energia. "Superando l’attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente con lo Sviluppo economico. Un ministero che sottolineerebbe la crucialità del tema energetico, da affidare a una personalità come il già amministratore delegato di Enel ed Eni Paolo Scaroni".