Politica
"Dobbiamo uccidere qualcuno?". La minaccia choc in Parlamento del movimento dei trattori
L’esponente del movimento di protesta: "La stampa ci ignora". Frizioni FdI-Lega
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Movimento dei trattori, scoppia il caos per una frase in Parlamento
Tensione ieri alla Camera, in particolare durante una conferenza stampa ospitata dal deputato di Avs Francesco Mari. Scoppia la polemica per alcune frasi pronunciate da Gianni Fabbris, esponente del Coapi, il Coordinamento agricoltori e pescatori Italiani sorto durante le mobilitazioni dei trattori dei primi mesi del 2024. Fabbris, nel corso del suo intervento, come denunciato da diversi esponenti di FdI, ha utilizzato - riporta La Verità - frasi come "dobbiamo uccidere qualcuno" o "dobbiamo alzare il tiro" per far valere le proprie posizioni. Il segretario generale di Altragricoltura, ha scatenato l’inevitabile putiferio politico: "Sono parole gravissime, va censurato con fermezza senza alcuna ambiguità", ha commentato tra gli altri il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami.
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"Tengo a precisare", ha detto poi Fabbris, "che si tratta di interpretazioni fuorvianti di due mie frasi prese completamente fuori contesto. In particolare la mia frase completa "Ma dobbiamo mica ammazzare qualcuno o possiamo ragionare di cose serie?" era un'iperbole riferita alla mancanza di eco nazionale sulla stampa e la televisione delle pacifiche manifestazioni dei trattori. Montaruli di FdI coinvolge anche il leghista Marco Centinaio della Lega, che era presente alla conferenza e che "avrebbe dovuto immediatamente prendere le distanze da quelle folli dichiarazioni". "Mi è dispiaciuto - dice Centinaio - che uno di loro abbia utilizzato quella che, più che una minaccia, mi è sembrata un'iperbole di cattivo gusto, che certamente non condivido".