Politica

"Assassinio sul Renzi Express": la vittima è il consenso del Pd

Il viaggio in treno dell'ex premier continua fra gaffe e contestazioni, e nel partito si teme l'effetto boomerang

Il treno di Matteo Renzi doveva essere un'occasione di rilancio dell'immagine dell'ex premier, e del Pd, in vista delle elezioni politiche del 2018 e invece si sta trasformando in un boomerang. Non passa giorno infatti, né tappa del convoglio, nei quali il segretario dem non sia accolto da gruppi di persone inferocite che gli rivolgono insulti d'ogni genere. Mentre nel Paese si consuma il delicatissimo caso Visco-Bankitalia, Renzi  si trincera sul treno e cerca il riscatto nelle località del Bel Paese toccate dal viaggio "Destinazione Italia", ma le folle entusiaste non ci sono e le voci giubilanti degli aficionados che lo attendono nelle varie stazioni ferroviarie vengono soffocate dagli indicibili improperi di squadre organizzate di agguerriti detrattori.

A complicare la già tormentata odissea renziana si è poi messa anche la rediviva Pina Picierno, ricomparsa dopo molti mesi di oblio mediatico con un tweet che ha scatenato le ire degli abitanti del Molise e l'ilarità della rete, nel quale l'eurodeputata ha localizzato la città molisana di Termoli in Abruzzo. Apriti Cielo, il web è insorto contro di lei, e il fatto che il tweet riguardasse proprio il viaggio di Matteo Renzi in treno ha finito ovviamente per ritorcersi contro il segretario Pd. 

Tra gaffe, contestazioni (la scorta ha dovuto perfino allontanare di peso un contestatore a Brindisi) e fermate cancellate senza preavviso - il convoglio renziano ha tirato dritto e non si è fermato alla stazione di Squinzano dove lo attendevano i soliti hater ma anche diversi sostenitori - il treno del rilancio si è trasformato in una sorta di veicolo dello scontento. Un autentico "assassinio sul Renzi Express" per parafrasare il celebre romanzo giallo di Agatha Christie, e la vittima è il consenso del Pd. Un "cadavere" eccellente che, dopo le elezioni siciliane e di Ostia e, visti i sondaggi, il probabile doppio flop del partito, sarà oltremodo scomodo per Matteo Renzi.