Referendum trivelle, bordata di Emiliano: "Con Renzi il peggio dell'Italia"
Trivelle, Michele Emiliano: "Con Renzi il peggio dell'Italia"
La campagna astensionista sul referendum sulle trivelle "mi provoca un grande dolore. Lo stesso governo che nella riforma costituzionale ha abbassato il quorum sul referendum fa campagna per far mancare il quorum". Secondo Michele Emiliano - intervistato da La Stampa - nella base del Pd c'e' "immensa tristezza per aver sposato la parte peggiore del Paese contro la nostra storia. Renzi aveva giurato di rottamare le lobby, invece vive e lotta insieme a loro. E' gravissimo: noi non siamo il partito dei petrolieri". Il governatore della Puglia rivendica che "tutti hanno capito che questi pozzi non hanno impatto ne' sull'approvvigionamento energetico ne' sull'occupazione".
Il referendum si poteva evitare: "Io e Pittella ci presentammo al ministero chiedendo udienza. Ne' il premier ne' il ministro ci hanno mai ricevuti. Sbattuti fuori come migranti alle frontiere", ed "era una trappola: mantenere in vita l'ultimo quesito per farci schiantare contro il muro del quorum e umiliarci". Parlando dell'inchiesta potentina sul petrolio, afferma che "ci siamo accorti che il processo legislativo dello sblocca-Italia e' stato inquinato. Anche se il premier e' innocente perche' le lobby agivano sul ministero, casualmente lui la pensava allo stesso modo". Con "la logica dello sblocca-Italia", afferma, "le lobby parlano con i ministri, i presidenti di Regioni con milioni di abitanti vengono sbattuti fuori dalla porta e la crisi dei partiti si risolve invitando la gente a non votare. La mia e' quella dello sblocca-democrazia" che "sara' materia anche del prossimo congresso del Pd. Io sosterro' chi avra' la linea dello sblocca-democrazia".