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Trump scarica Zelensky, Conte lo difende: "Smaschera la propaganda bellicista dell'Occidente". E Salvini si allinea

Meloni e Schlein in silenzio. La difesa di Conte e il leader della Lega lo segue: "Trump? Ha già fatto più di Biden"

di redazione politica

Trump scarica Zelensky, le reazioni e i silenzi della politica italiana

Le dichiarazioni di Trump su Zelensky hanno fatto molto rumore, ma in Italia la politica è rimasta abbastanza spiazzata. Il presidente degli Stati Uniti si è apertamente schierato con Putin dando la colpa dell'inizio di questa guerra a Zelensky, definito un "dittatore". La reazione dei leader europei è stata quasi immediata: il francese Macron, il tedesco Scholz e anche il britannico Starmer hanno parlato di "storia stravolta". Da parte della premier italiana Meloni però non c'è stata nessuna dichiarazione ufficiale e anche la segretaria del Pd Schlein, che il giorno prima aveva chiesto a Meloni di schierarsi, non ha commentato. Chi invece si è espresso e lo ha fatto a favore di Trump, sono stati il leader della Lega Matteo Salvini, che dopo averlo proposto per il "Nobel per la pace", ha dichiarato: "Ha già fatto più di Biden".

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Ma anche il leader del M5s Giuseppe Conte si è schierato. L'ex premier ha convocato la stampa per una dichiarazione, senza prendere domande, davanti Montecitorio. "Trump, con ruvidezza, smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina. E dice una verità che noi del M5s stiamo dicendo da tre anni insieme a tutti gli esperti militari" ovvero "che battere militarmente la Russia era irrealistico. Questa è una verità – continua l’ex presidente del Consiglio – che pesa come un macigno sulla premier Meloni, che poteva ritagliare per l'Italia un ruolo da protagonista nel negoziato, e invece ci ha portato a questo fallimento pur di compiacere le cancellerie internazionali. Io al posto della premier Meloni, di fronte a questa vergogna e a questo fallimento, mi dimetterei", ha concluso Conte.

"Le parole della nuova amministrazione degli Stati Uniti sono parole forti, evidentemente c'è qualche crepa nel rapporto tra Trump e Zelensky e questo sta emergendo. Il nostro interesse è che la situazione si calmi". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a 24 Mattino su Radio 24. "È uno scontro verbale tra Zelensky e Trump che non tocca l'Europa", ha aggiunto, "non è un linguaggio che ci appartiene e in una situazione come l'attuale dobbiamo tenere i nervi saldi ed essere sempre a testa alta, sia con gli Stati Uniti che con la Russia, per risolvere il problema delicatissimo della costruzione della pace in Ucraina".

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