Politica

Tsunami assunzioni alla Regione Lazio: si dimette il presidente del Consiglio

Zingaretti annaspa sotto lo scandalo delle assunzioni al Consiglio regionale del Lazio. Il Pd alla resa dei conti. Buschini lascia

Nicola Zingaretti come Renata Polverini? La parabola del Governatore del Lazio ed ex segretario del Pd, sembra volgere al termine. Lo scandalo politico delle 24 assunzioni per una graduatoria fatta dal piccolo Comune di Allumiere, fa la prima vittima: tranne soluzioni d'emergenza è pronto a dimettersi il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini.

E si prepara un tsunami, visto che nel Pd è la resa dei conti tra i pochi che hanno beneficiato delle assunzioni col meccanismo della graduatoria di Allumiere e quegli esponenti che sono invece rimasti a bocca asciutta. Le dimissioni di Buschini, braccio destro di Zingaretti per il controllo del Consiglio regionale, sono state presentate nella riunione dei capigruppo in corso questa mattina, dopo che martedì i legali della Regione Lazio, avrebbero sconsigliato una sospensione dell'infornata di portaborse e militanti per evitare di offrire il fianco ad eventuali ricorsi dell'unica forza di opposizione che si è schierata contro quello che viene definito il “concorso dei miracoli”, e cioè quella graduatoria di idonei, costruita da un piccolo Comune alla quale poi hanno attinto tutti: tranne Fratelli d'Italia.

Ed è stata proprio la Meloni a sparare ad alzo zero contro il Pd: “Gli italiani in ginocchio e il Pd nel Lazio sistema gli amici", mentre persino la Lega è stata costretta al silenzio da un'assunzione si dice legata al vicepresidente leghista Giuseppe Cangemi.