Politica
Una colletta della sinistra per la povera signora ‘zingara’?
Per la sinistra radical chic proprio non si può’ dire ‘zingaraccia’
‘Merita un proiettile in testa’ così la signora che da un campo rom abusivo, in una casa abusiva e costruita secondo quanto da lei dichiarato con una vita di furti, furti di tutto quello che capitava, ha sentenziato nei confronti del Ministro dell’Interno.
Dopo queste affermazioni la signora è stata definita, a più riprese, da Matteo Salvini ‘una zingaraccia’.
Ed allora apriti cielo.
Salvini non dica zingaraccia ma zingaretta
Da tutto il mondo dei radical chic e della sinistra spiaggiata anche a Capalbio, è scattata l’insurrezione.
Ma come un ministro che dopo aver attaccato pesantemente una Comandante chic come Karola Rachete adesso si permette persino di toccare una rappresentante del mondo rom con una parola così pesante.
Non è possibile, per una certa sinistra è inutile fare una colletta per la vedova del Carabiniere morto ammazzato( tanto ci pensa lo Stato) ma giusto farla per la Comandante tedesca e magari, pensandoci bene, pure per la povera signora Rom.
E poi avesse detto Matteo Salvini perlomeno ‘zingaretta’ quasi a ricordare il leader di sinistra Zingaretti ,ma ‘zingaraccia’ proprio no.
E’ razzista e diciamolo, insopportabile.
Salvini non dica zingaraccia ma zingaretta
In fondo in questa estate complicata ogni giorno c’è una novità. D’altra parte se un parlamentare di sinistra come Scalfarotto non ha perso un minuto ed è volato in carcere per controllare di persona le condizioni dei due poveri giovani americani in visita a Roma per un turismo del tutto particolare e accusati ‘soltanto’ di aver ammazzato un Carabiniere in servizio come si può ’ non prendere le difese di una signora così’.
Una signora che vive in un campo nomadi probabilmente clandestino, in una villetta probabilmente abusiva e costruita coi risparmi di lunghi e duri anni di furti, come lei stessa conferma dignitosamente.
E dulcis in fundo pure il marito della signora si lamenta, non manda cattivi auguri al Ministro ma chiede a gran voce allo Stato il diritto di avere condonato il frutto di sacrosante ruberie.
No proprio quella sinistra che prima attaccava Silvio Berlusconi non poteva farsi scappare questa ennesima battaglia di socialità e civiltà fatta su misura contro il Ministro Salvini.
Ma l’estate, per questa sinistra di pochi, che continua a volersi fare karakiri, non è finita.
Bisogna farsi vedere pure sulla navi ong vicino ai migranti per vedere se si può’ raccattare qualche voto e magari colpire chi parla, terra a terra, dicendo quello che moltissimi italiani vorrebbero dire.
Senza se e senza ma.
Non si tratta di razzismo né di altro, si tratta solo di equità della giustizia .
Se su un social un qualsiasi italiano avesse postato una frase con ‘ il Ministro dell’Interno si merita un proiettile in testa’ dopo un battibaleno sarebbe stato, come minimo, indagato.
Se un qualsiasi comandante di nave avesse forzato un divieto dello Stato e fosse entrato in un porto chiuso alla sua nave sarebbe stato processato con rito abbreviato e molto probabilmente condannato.
Ma nel mondo alla rovescia di certa sinistra la Comandante, deve ricevere ringraziamenti e, sostenuta dalla sinistra, pure una colletta e una medaglia dalla vicina Francia.
Vicina Francia che vale la pena ricordare premia chi porta da noi i migranti e poi manganella gli stessi migranti se si presentano ai confini di Ventimiglia.
Certo a un Ministro dell’Interno non è consono farsi vedere in spiaggia come un bagnante qualsiasi e nemmeno permettere che il proprio figlio , udite udite, provi a stare seduto per una foto su una moto d’acqua della polizia. Quelli sono peccati mortali.
Al Ministro Salvini una raccomandazione, quando al campo abusivo manderà giustamente la ruspa ,dimentichi la pesante parola ‘zingaraccia’ ma usi solo una più amichevole ‘ zingaretta’ .
Più ‘politically correct’ e inattaccabile.