Politica

Vaccino obbligatorio per tutti. "Insufficiente solo nei luoghi di lavoro"

"Serve un atto di responsabilità da parte del governo"

"La trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro"

Rendere obbligatorio il vaccino per tutti, non solo per i lavoratori. È la proposta di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che giudica "insufficiente" l'obbligatorietà limitata a chi va in fabbrica o in ufficio. "Serve - dice Landini in una intervista a Repubblica - un atto di responsabilità da parte del governo".

"È dal mese di agosto dello scorso anno che lo chiediamo!", incalza il leader della Cgil. "Pensiamo però che si debba estendere l'obbligo a tutti i cittadini del nostro Paese. La recrudescenza del virus impone al governo un'assunzione di responsabilità. Accanto alla quale va avviata un'iniziativa pubblica di informazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Non ci sono alternative al vaccino".

Secondo Landini, bisogna rendere il vaccino obbligatorio per tutti "perché il virus riguarda tutti. I luoghi di lavoro, grazie ai protocolli che abbiamo firmato con il governo e le aziende, non sono risultati focolai della trasmissione del virus. Anzi: la trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi affollati".