Politica
Voto per procura: cosa significa e come funziona
Cosa significa e come funziona il voto per procura? Scopri tutti i dettagli e la spiegazione nel nostro approfondimento.
Cosa significa e come funziona il voto per procura? Scopri tutti i dettagli e la spiegazione nel nostro approfondimento
Il 25 settembre si terranno le prime elezioni politiche da diversi anni a questa parte. In molti attendono l'occasione di vedere un cambiamento in Parlamento dopo una successione di governi che hanno avuto vita più o meno breve ma come esprimere la propria preferenza se non si ha la possibilità di raggiungere domenica il seggio per vari motivi? Il voto per procura non è tra queste opzioni.
Voto per procura: tutti i dettagli
Il voto per procura non è previsto dalla Costituzione. L'articolo 48 infatti sancisce che "Ii voto è personale ed eguale, libero e segreto". Ciò significa che non è possibile delegare a qualcun altro la compilazione e consegna della scheda elettorale. L'unica concessione è quella di avere un accompagnatore fino alla cabina elettorale solo in caso di grave impedimento fisico.
Come votare fuori dal Comune di residenza
Dato che non è possibile il voto per procura l'unica soluzione per partecipare alle elezioni è quella di recarsi al seggio in prima persona seguendo le regole previste dal Ministero (qui tutti i requisiti e le modalità per il voto). Alcune categorie di elettori però possono votare anche senza dover per forza tornare presso il proprio Comune di residenza (scopri qui come votare fuori sede). Si parla di:
- Componenti del seggio, rappresentanti delle liste di candidati presso i seggi, candidati alle politiche, ufficiali e agenti della forza pubblica in servizio presso i seggi
- Militari e appartenenti ai corpi militari, alle forze di Polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
- Naviganti (marittimi e aviatori) fuori residenza per motivi di imbarco
- Degenti in ospedali e case di cura
- Ricoverati in case di riposo e tossicodipenenti in comunità
- Detenuti
- Ammessi al voto domiciliare
Se vi trovate in una nazione straniera non c'è possibilità di voto per procura ma si può comunque esprimere la propria preferenza (scopri come votare all'estero). Gli italiani che risiedono in un altro Paese e sono iscritti all'AIRE (anagrafe degli italiani residenti all'estero) o che si trovano fuori dall'Italia per almeno 3 mesi, compresa la data del 25 settembre, per motivi di lavoro, studio o cure mediche possono votare per corrispondenza.