Politica
Vox Italia contro Draghi: "Ci ricordiamo cosa fece nel 2011"
"Come affermava il grande Ennio Flaiano, gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore. Vale certamente per l'attuale classe politica rappresentata in Parlamento - centro-sinistra, centro-destra e cinque stelle - che ora sale sul carro di Mario Draghi, finti sovranisti compresi, quasi non sapessero chi è Draghi. Noi, invece, ce lo ricordiamo benissimo: come scriveva tempo fa Guido Salerno Aletta su Teleborsa, il 5 agosto del 2011, il Mister Draghi, allora Governatore della Banca d'Italia, inviò un ultimatum al governo italiano, firmandolo congiuntamente a Jean-Claude Trichet che era Governatore della BCE", lo spiegano Francesco Toscano, Marco Pipino, Giuseppe Sottile (Ufficio di Presidenza di Vox Italia).
"La lettera fu tenuta segreta fino al successivo 29 settembre quando divenne di pubblico dominio: oltre al pareggio strutturale, da conseguire entro il 2014, c'era una lista di riforme strutturali scritte da chissà chi, ma che sostanzialmente furono adottate dai governi Monti-Letta-Renzi: si andava dalla flessibilità nel mercato del lavoro alla riforma delle pensioni, fino alle previsione di apposite clausole di salvaguardia automatiche che sarebbero dovute scattare nel caso di sforamento del deficit con tagli orizzontali della spesa pubblica. E non basta certo il celebre «Whatever It Takes» o le più recenti interviste pro-intervento pubblico a farci cambiare idea sul personaggio. Con quella lettera del 2011 Draghi ha consapevolmente contribuito a distruggere la nostra economia e minare la nostra sovranità nazionale".