Politica
"Zaki l'ingrato" colpisce ancora: si schiera con Hamas e addio Fabio Fazio
Le peripezie di frate Fazio per salvare Zaki
"Zaki l’ingrato" colpisce ancora. Si schiera con Hamas e gli salta la presentazione da Fabio Fazio a Che tempo che fa
E così è successo di nuovo. “Zaki l’ingrato” colpisce ancora. Di questa sua predisposizione, per così dire, avevamo già parlato ai tempi della sua liberazione, quando rifiutò il volo di Stato dall’Egitto all’Italia: Ora è successo di nuovo. L’attivista delle libertà civili eccetera doveva essere tra i primi ad essere ospitato alla nuova edizione de Il tempo che fa di Fabio Fazio su Canale Nove ma non riuscendo a tenere la bocca chiusa si è giocato la partecipazione. E così su “Xitter” il pasionario ha definito Bibi Netanyahu un “serial killer” denunciando il fatto che Israele avrebbe bombardato la “Chiesa di San Porphyrius che ha più di 1.600 anni” e si trova a Gaza.
Zaki è un cristiano copto ed è evidente che sta cercando di seminare zizzania tra ebrei e cristiani, cioè tra ebrei e i loro alleati occidentali. Dopo essersi reso conto della cipollata ha cercato di rimediare dicendo che lui non è un fan di Hamas ma solo della Palestina. Ma ormai la frittata era stata già fatta, confezionata e spedita al mittente, cioè al mondo intero. Quindi la polemica è subito divampata, visto che il governo si era legato al dito quanto era accaduto dopo la sua liberazione con lo studente che aveva insolentito Giorgia Meloni con il suo rifiuto di volare insieme a lei, dopo tutti gli sforzi fatti per liberarlo.
Il primo effetto concreto è stato quello di essere sbattuto fuori dalla prima puntata – prevista per domenica prossima - de Il tempo che fa, versione targata 9. Il solito Fabio Fazio, fuggito (e non “cacciato”) dalla Rai con l’amica Luciana Littizzetto, con una fracca di milioni di dollari ha vestito subito il saio francescano, ha assunto l’espressione più contrita che gli riusciva, ha chiuso la Littizzetto in un ripostiglio, intanto è piccola e c’entra benissimo, e poi ha cercato di rimediare, dopo aver riletto i saggi di Veltroni sul buonismo.
Da Fazio Zaki l’ingrato avrebbe dovuto presentare il suo libro, Sogni e illusioni di libertà: la mia storia, pubblicato da La Nave di Teseo. Quindi frate Fazio ha abbassato il capo, ha giunto le mani in atto di preghiera e devozione ed ha sentenziato: “Visti gli avvenimenti abbiamo cambiato la puntata. Ospiteremo Patrick Zaki al più presto”. La tattica è ben nota ed è utilizzata da amministratori di condominio e promessi sposi quando gli si chiede di ottemperare a qualcosa: la cosa certamente si farà, ma più in là. Poi passata la festa gabbato lo santo.
Nel frattempo Zaki l’ingrato ha cercato di rimediare ma la toppa è riuscita peggio del buco, a causa forse del suo stantio italiano (ma come ha fatto a laurearsi in Italia?): “Io sono per la Palestina e non per Hamas, ma la Ue condanni la violenza da ambo i lati”. E così tutti i sindaci che gli avevano concesso la cittadinanza onoraria (almeno venti città tra cui Roma e Milano) sono stati messi sotto pressione per revocargliela, insomma una tipica storia all’italiana per cui siamo conosciuti in tutto il mondo. Ora bisognerà monitorare Frate Fazio che abbia effettivamente il coraggio di invitare Zaki l’ingrato su Canale Nove, divisione italiana del gruppo Usa Warner Bros. Discovery con sede a Burbank, contea di Los Angeles.