Politica
Roma, Zanda (Pd): se si vota con il Giubileo rischio ordine pubblico

"Se il nostro ordinamento lo consentisse, sarebbe molto importante far svolgere le elezioni nella Capitale dopo la fine del Giubileo. Anche per evidenti ragioni di ordine pubblico. Far svolgere la campagna elettorale per qualche mese in contemporanea al pellegrinaggio di milioni di visitatori esporrebbe Roma a pericoli molto seri". A dirlo è il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in un'intervista a Il Messaggero. "Se ci fossero ostacoli formali vanno superati. Il governo ha non l`interesse ma il dovere di tutelare la sicurezza e la serenità della vita quotidiana dei romani e delle masse di fedeli che arriveranno nella nostra città da tutte le parti del mondo", spiega Zanda. "Ho rispetto e stima, oltre che amicizia, nei confronti di Ignazio Marino. E pertanto, sono certo che non farà bassi gesti di vendetta - assicura il capogruppo Pd al Senato -. Se li facesse, la mia stima cesserebbe. Va riconosciuto il suo impegno e vanno sottolineate le ragioni che hanno portato Marino a dimettersi. I meriti sono lampanti. Ha sfrattato Alemanno dal Comune grazie a un voto molto chiaro dei romani. Ha il merito di avere introdotto, nel Campidoglio post-Alemanno, onestà, trasparenza e rispetto delle regole. E ha impostato con rigore, gliene va dato grande atto, il bilancio della città che si era assai aggravato durante la sindacatura precedente".
INSORGONO LEGA E FORZA ITALIA
"Prima puntata: Marino si dimette, forse, ma non presenta le dimissioni. Seconda puntata: Marino presenterà le dimissioni settimana prossima ma avrà 20 giorni per decidere se ritirarle. Terza puntata: Marino si dimetterà, ma forse no, e oggi Zanda ipotizza il non ritorno al voto per il Giubileo e per questioni di ordine pubblico". Lo scrive su Facebook Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato. "Allarme rosso: ancora una volta - prosegue l'esponente della Lega Nord - il cosiddetto 'partito democratico' teme solo una cosa, il popolo e il suo voto. Siamo ritornati non al ventennio ma alla repubblica di Salò. Arrendetevi! Siete circondati dal popolo che vuole votare. Basta truffe, democrazia sempre!", conclude il senatore del Carroccio.
"Con buona pace di Zanda, e' veramente un misero tentativo pensare di rinviare le elezioni di Roma con il pretesto del Giubileo". Cosi' il senatore di Fi, Maurizio Gasparri. "Certo, ci sarebbe voluto tempo per bonificare e risanare gli apparati amministrativi. La corruzione non riguarda soltanto la sfera politica - aggiunge -, ma ha corroso profondamente tanti ambiti degli apparati burocratici capitolini. Proprio per questo avevo insistito perche' si procedesse allo scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. Ce ne erano i presupposti, con i consiglieri di tutte le liste eletti grazie al supporto decisivo di Buzzi, il capo delle coop rosse che resta il padre del sistema di corruzione romano. Non hanno voluto ascoltare. Hanno omesso una scelta dovuta. E non abbiamo rinunciato a un'azione giudiziaria nei confronti di tutti i rappresentanti politici e burocratici che con il mancato scioglimento hanno realizzato un vero e proprio concorso esterno in associazione mafiosa. Ora e' tardi. Il voto sara' in primavera e c'e' il rischio che possano prevalere soluzioni improvvisate. Sara' compito della societa' civile e di forze politiche che sappiano con sobrieta' interpretare il proprio ruolo in questo momento - conclude Gasparri - evitare ulteriori capitoli di degrado per Roma. Ma il giochino sulle date non e' a questo punto possibile. Zanda ci rinunci ed eviti anche di fare difese d'ufficio di Marino, Orfini e di quanti hanno responsabilita' in questi anni di ulteriore disastro della vita romana".