Politica

Zavalloni, il benzinaio della Meloni: tra un pieno e l'altro botte al governo

Di Giuseppe Vatinno

L’evoluzione culturale della gilda dei benzinai

L’utilizzo del dotto termine “trinariciuto”, cioè “con tre narici”, coniato dallo scrittore Guareschi per indicare gli iscritti al partito comunista che si bevevano tutto quello che gli si diceva, ci dà il segno di quanto si sia evoluta la gilda dei benzinai rispetto ai film realisti degli anni ’50.

Intanto, sullo sfondo del collegamento ricompariva l’inquietante sagoma di Davide Tabarelli, ex Energy-star che almeno ha avuto il merito di scacciare Covid –star del calibro di Bassetti e Burioni dal video e per questo gli italiani gli sono grati.

Ma Zavalloni non si scompone dell’apparizione e continua a pestare contro il governo dicendo che così “il prezzo medio aumenterà giorno dopo giorno”. Getta –è proprio il caso di dirlo- benzina sul fuoco.

Improvvisamente anche Tabarelli svanisce e compare il mitico Rosario Trefiletti che non è un macellaio ma un paladino dei consumatori che cerca di soffiare la parola al benzinaio che incazzatissimo nel frattempo è divenuto tutto rosso e lancia nell’aria proiettili salivari che in tempo di Covid avrebbero meritato l’arresto in flagranza.

A parte il divertimento estivo per il quadretto resta il sospetto che il prezzo medio disincentivi i benzinai furbacchioni e non il contrario e che quindi la misura della Meloni sia giusta.

Però un consiglio a Giorgia ci sentiamo di darglielo.

A Via della Grande Muraglia, a pochi centinaia di metri sulla destra, c’è un'altra pompa. È meglio che vada lì a fare rifornimento perché lo Zavalloni sta abbastanza “incarburato” e magari gli mette l’acqua al posto della benzina.