Politica

Zelensky è un manipolatore invidioso: vendetta su Meloni e Italia per Sanremo

L'opinione di Giuseppe Vatinno

Il leader ucraino è l’ostacolo più grosso nel processo di pace. Se non ci fosse stato lui infatti le cose si sarebbero già risolte da tempo

Zelensky manipolatore invidioso: quella sulla Meloni e l'Italia è una vendetta per Sanremo

Occorre fare attenzione a Volodymyr Zelensky e bisogna dirlo senza la preoccupazione di essere per questo tacciati di essere filo – russi. Zelensky non è la persona per bene che una sapiente azione mediatica ha costruito in questi mesi. Per capirlo occorre riavvolgere il nastro e partire dall’inizio. Il presidente dell’Ucraina nasce in una famiglia ebrea in cui si parla il russo parchè è originaria di quel Paese. Cioè Zelensky è un russo non un ucraino! Questo fatto il leader cerca di nasconderlo in tutti i modi ad esempio su Wikipedia in cui è in corso una guerra informativa in cui gli ucraini cancellano continuamente questa informazione che puntualmente ricompare.

Si laurea in giurisprudenza ma non eserciterà mai la professione di avvocato perché dal 1997 fa l’attore e lo sceneggiatore più che altro lo “scemeggiatore” e inizia la sua carriera di comico. La sua fortuna arriva nel 2015 quando interpreta il ruolo di un capo di Stato “onesto” nella serie televisiva “Servitore del popolo”. Ottiene subito un grande successo e così nel 2018 fonda un partito vero creato da Kvartal 95 che è il gruppo che gli produce la serie.

Nel 2019 annuncia la sua candidatura e il 21 aprile 2019 diventa per davvero presidente dell’Ucraina. Il suo primo atto è da vero dittatore, anche di questo però non si parla mai. Infatti, appena eletto, scioglie il Parlamento perché non aveva una maggioranza a lui favorevole e indice nuove elezioni con l’appoggio della Corte costituzionale ucraina. Una cosa mai vista in Occidente. La sua elezione e la sua campagna elettorale è appoggiata da oligarchi danarosi e con grane con la giustizia e lui stesso sta per finire a processo per corruzione ma la provvidenziale vittoria glielo evita. Il resto è noto. Un’altra cosa di cui da noi non si parla mai, riguarda il passato in cui ci sono stati due “colpi di Stato” filo-ucraini contro i legali vincitori filorussi, ma dirlo fa lo stesso effetto di chi parla male di Matteo Messina Denaro a Castelvetrano, diciamo che non è “salutare”.

Torniamo al presente.