Stazione Termini, “una discarica umana”. Così Roma accoglie milioni di turisti
Coperte, materassi e cartoni, indumenti e bottiglie: il viaggio nella stazione ferroviaria degli orrori
L'edicolante: "Ogni giorno un litro di gienizzante"
“Arrivo ogni mattina alle sei e c’è sempre una sorpresa – spiega l’edicolante di piazza dei Cinquecento – trovo bottiglie, sangue, escrementi. Di tutto. Mi sono organizzato con l’igienizzante, ne consumo una busta di un litro ogni giorno, e un compressore per pulire qui davanti. La situazione è sicuramente peggiorata dopo i lavori che impediscono ai senzatetto di trovare rifugio nel sottopasso tra via Marsala e via Giolitti. Allora si sono spostati tutti qui davanti”. I lavori di riqualificazione del sottopasso Turbigo sono terminati lo scorso dicembre con la chiusura dei cosiddetti ‘archi-dormitorio’ che mettevano a rischio l’incolumità sia degli stessi clochard che degli automobilisti che vi transitavano.
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La situazione non migliora nemmeno all’ingresso della stazione dove altri senzatetto dormono anche di giorno sotto quello che doveva essere l’ingresso della metropolitana della linea B. “Stazionano lì tutto il giorno, litigano e sono pericolosissimi – spiegano due autisti dell’autobus in attesa della partenza della propria corsa - da quelle scale non ci puoi proprio passare. Noi non abbiamo paura perché ci siamo abituati e ne vediamo di tutti i colori tutti giorni”.
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