Fisco e Dintorni

Contributi INPS illegittimi: PIN informa le imprese

Allarme di Pin “Migliaia di euro non sono dovuti, Inps pretende contributi prescritti e applica interessi illegittimi”.

Le partite iva denunciano da tempo il difficile rapporto con banche e Fisco per comunicazioni o richieste spesso incomprensibili ed ecco perché è ripartita <<UNA MANO ALLE IMPRESE>> con l’obiettivo di informare gli imprenditori sui loro diritti. Sono queste le dichiarazioni di Antonio Sorrento e Massimo Gervasi, rispettivamente Presidente di Pin e responsabile per la regione Toscana.

Prosegue Sorrento “Nei prossimi mesi continueremo a informare le partite iva. Grazie agli Avvocati Sergio Patrone e  Matteo Sances, che presiedono il nostro comitato scientifico, abbiamo selezionato due questioni importanti che riguardano i contributi previdenziali Inps”, stiamo parlando della:

1.   Prescrizione dei contributi in 5 anni:

recentemente, in un caso seguito dall’Avv. Sances, i giudici hanno ribadito che il termine di prescrizione è quinquennale anche dopo la notifica di atti esattoriali. Inoltre, hanno chiarito che i contributi una volta prescritti non possono essere riscossi dall’Inps e se sono stati pagati DEVONO ESSERE RIMBORSATI AL CONTRIBUENTE (si veda recente sentenza della Corte d’appello di Milano n.1731/2018 liberamente visibile su www.studiolegalesances.it – sez. Documenti); 

2.  Applicazione di interessi di mora illegittimi da parte di Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia) sui contributi:

sulle pretese richieste a titolo di contributi il più delle volte non posso essere applicati gli interessi. Il D.lgs. n.46/1999 prevede infatti che non possono essere applicati interessi di mora “…sui contributi o premi dovuti agli enti pubblici previdenziali, le sanzioni e le somme aggiuntive…”. Ciò è confermato anche dall’INPS nelle proprie circolari. Molto spesso, invece, negli atti esattoriali troviamo sia la richiesta di somme aggiuntive che quella degli interessi di mora

Continua Massimo Gervasi, responsabile per la Toscana di PIN  e Presidente di Apit (Associazione Partite Iva Toscana), “Per verificare questi vizi occorre visionare gli atti esattoriali che il contribuente riceve da Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia) oppure chiedere allo sportello <<UN ESTRATTO DI RUOLO SPECIFICO>> in modo da verificare l’anno di competenza dei contributi (per la prescrizione) e l’eventuale applicazione degli interessi di mora. In ogni modo, i nostri professionisti –  grazie anche alla collaborazione con il Centro Studi Giuridici Sances e con Iuris Hub di Roma –  sono pronti a chiarire eventuali dubbi sul punto (emergenza@partiteivanazionali.it ; info@centrostudisances.it )”.

Conclude l’Avv. Matteo Sances, promotore dell’iniziativa “Oggi più che mai sono convinto che noi professionisti dobbiamo dare una mano alle partite iva. Ricordo che molto spesso dietro a un piccolo imprenditore ci sono sacrifici di un’intera famiglia e comunque equilibri più o meno fragili. Da sempre basta una malattia o un problema famigliare dell’imprenditore per sconvolgere la sua attività e il fatto che tutto ciò non venga considerato, soprattutto in tempi di pandemia, lo trovo veramente assurdo. Per questo motivo, insieme al Collega Avv. Sergio Patrone siamo fortemente convinti che il ruolo di noi professionisti sia anche quello di informare le imprese e sensibilizzare le istituzioni”.

Ringraziamo dunque tutti i componenti di PIN per averci reso partecipi di questa meritevole iniziativa (Guarda il video).