Fisco e Dintorni

Fisco non risponde al contribuente: Tribunale annulla 100.000 euro di tasse

Partite Iva Nazionali denuncia “La contribuente ha avuto giustizia ma quanta sofferenza per una questione che si poteva risolvere in pochi minuti. Dobbiamo lavorare per creare un dialogo tra Fisco e imprese”.

Importante sentenza del Tribunale di Lecce annulla una cartella esattoriale da 100.000 euro circa. Motivo? Il Fisco non ha risposto alla contribuente che contestava l’illegittimità delle pretese (sentenza del Tribunale di Lecce, Giudice Dott. Paolo Moroni, n.2090/2020 passata in giudicato e liberamente visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Rassegna stampa).

La questione ha inizio con un pignoramento da oltre 400.000 euro emesso dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) nei confronti di un’impresa salentina. La società evidenziava da subito come quasi 100.000 euro erano illegittimi, in quanto aveva presentato in precedenza un’istanza ai sensi della legge n.228/2012 (per dimostrare il pagamento delle pretese) senza aver ottenuto alcuna risposta dal Fisco. Nonostante la legge avesse previsto che la mancata risposta entro 220 giorni comportasse l’annullamento delle pretese, il concessionario insisteva col pignoramento.       

Spiega il legale della società, l’Avv. Matteo SancesQuesta legge è importante poiché stabilisce che se un contribuente riceve un atto esattoriale illegittimo può presentare una semplice istanza e se l’ente impositore non risponde nel termine di 220 giorni il debito si annulla. Nel caso in questione, però, una volta trascorsi i 220 giorni senza risposta gli enti non hanno voluto annullare la cartella esattoriale costringendo la società a rivolgersi al Tribunale”.

Nello specifico, il giudice dichiara in sentenza “La società opponente ha documentalmente provato di avere presentato il 15.04.2019 … la dichiarazione in cui dava atto di avere effettuato il pagamento del dovuto per la cartella  n…. allegando le ricevute dei versamenti di volta in volta effettuati. Ciò nonostante ADER aveva comunque dato corso alla notifica del pignoramento anche con riferimento alla predetta cartella …”  (guarda il VIDEO).

Interviene anche il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), Antonio Sorrento, il quale dichiara “Sono basito, la legge è chiara quando prevede che in caso di mancata risposta all’istanza il debito si annulla ma nonostante ciò l’Amministrazione latita.  Da tempo segnaliamo la mancanza di dialogo tra Fisco e imprese e non vorrei che la Convenzione stipulata tra l’Agenzia delle Entrate e il Mef per il triennio 2019/2021 stia peggiorando la situazione. Nella convenzione abbiamo trovato infatti una serie di incentivi economici legati agli accertamenti fiscali (la Convenzione è liberamente disponibile su www.partiteivanazionali.it ). Nei giorni scorsi ho voluto accompagnare personalmente l’Avv. Sances in Corte di Cassazione per comprendere meglio la vicenda di molte imprese in attesa di giustizia e successivamente abbiamo segnalato in Parlamento questa situazione che ritengo molto grave. Si parla tanto di riforma tributaria e noi di PIN stiamo lavorando per proporre un rapporto diverso tra Fisco e imprese. Le partite iva devono essere agevolate dalla pubblica amministrazione e non ostacolate perché rappresentano la vera ricchezza di questo Paese. Per questo motivo stiamo realizzando una piattaforma che possa coinvolgere tutti i professionisti e le imprese che hanno voglia di partecipare a questi progetti e fornire nuove idee”.

Ringraziamo Partite Iva Nazionali per il forte impegno a tutela delle piccole e medie imprese.