Pillole d'Europa
Aiuti allo sport, corsi per moda, norme su integratori, inquinamento
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: sono uno studente e sto facendo una ricerca sul Mes e sul tema inquinamento ambientale dovuto a farmaci, ci sono delle norme europee ?
Risposta: Sì. Secondo il Parlamento, l'Unione Europea deve adottare delle misure per un più attento uso e smaltimento dei prodotti farmaceutici, al fine di prevenire i rischi per l'ambiente e la salute pubblica. La normativa dell'Unione europea in materia di medicinali rappresenta lo strumento principale per garantire la qualità, la sicurezza e l'efficacia dei farmaci per uso umano e animale, nonché la relativa sicurezza ambientale. Una valutazione del rischio ambientale è obbligatoria nell’Unione europea per tutte le domande di autorizzazione all'immissione in commercio di medicinali per uso umano e veterinario. Il Parlamento europeo ha approvato inoltre di recente una risoluzione in cui si chiedono nuove misure per affrontare il problema dell'inquinamento farmaceutico, che causa danni a lungo termine agli ecosistemi, riduce l'efficienza dei farmaci e aumenta la resistenza agli antibiotici. “In futuro,” dice il prof. Michele Poerio, presidente nazionale di Federspev e segr.gen Confedir,”la farmacogenomica renderà disponibili farmaci avanzati che offriranno la possibilità di attivare terapie così mirate che consentiranno cure a domicilio o al massimo in strutture protette diffuse sul territorio per monitorarne per qualche ora gli effetti, cure sostitutive di quelle oggi erogate in regime ospedaliero. Abbiamo inoltre presentato al Governo un Piano straordinario per rilanciare il sistema sanitario nazionale che necessita una organizzazione funzionale di risorse umane, tecnologiche, edilizie. Abbiamo richiesto subito l’attivazione del Mes europeo sanitario. Il Mes ha istituito il Pandemic Crisis Support (Sostegno alla Crisi pandemica), basato sulla sua linea di credito Enhanced Conditions (ECCL) disponibile per tutti gli Stati dell’area euro. Ogni Stato membro può chiedere prestiti fino a un massimo del 2% del proprio Prodotto interno lordo, calcolato alla fine del 2019. Per l’Italia ciò equivale a un massimo di circa 37 miliardi di euro di prestiti”.
Domanda: abito a Milano, ho 14 anni e vorrei seguire un corso tecnico per lavorare nel settore della moda a chi potrei rivolgermi per avere un titolo di studio riconosciuto a livello europeo? Antonio Mureci
Risposta: puoi iscriverti ad uno dei corsi di AFOL Metropolitana, nella sede del Centro di Formazione Professionale Paullo di via Soderini 24 a Milano, CFP Paullo diretto dal dott. Ezio Beretta. Realizzano corsi di formazione professionale nei settori benessere e tessile-abbigliamento/moda. Erogano percorsi formativi diurni in IeFP Istruzione e Formazione Professionale di durata triennale o quadriennale e, al termine del percorso, viene rilasciato un Attestato di Qualifica o Diploma valido su tutto il territorio nazionale e riconosciuto per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, ai fini dell’inserimento lavorativo e dell’inquadramento contrattuale con livello europeo come IV livello EQF. Mediamente una buona quota degli allievi/e riescono a inserirsi nel mondo del lavoro sia durante che dopo aver conseguito l’abilitazione. Alcune delle creazioni di questi studenti hanno avuto anche dei premi a livello internazionale e sono stati presentati anche a Bruxelles.
Domanda: cosa fa l’Europa per lo sport? Luisa Guglielmo
Risposta: ci sono aiuti europei per le infrastrutture sportive e aiuti europei anche per le attività e gli eventi sportivi. Tra tutte Le segnalo ad esempio i fondi ErasmusPlus nel campo dello sport che mirano a sostenere le azioni che aumentano la capacità e la professionalità, migliorano le competenze di gestione, e aumentano la qualità della realizzazione dei progetti UE, così come la creazione di collegamenti tra le organizzazioni del settore dello sport. Vengono cofinanziati progetti per affrontare le minacce transfrontaliere per l’integrità dello sport; promuovere e sostenere la buona governance nello sport e le carriere parallele degli atleti; promuovere attività di volontariato, l’inclusione sociale e le pari opportunità nello sport; aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica per la salute; aumentare la partecipazione nello sport. Il programma finanzia partenariati di collaborazione ed eventi sportivi senza scopo di lucro, e sostiene le azioni che mirano a rafforzare i dati per la definizione delle politiche e promuovere il dialogo con i soggetti interessati. Le azioni nel settore dello sport sono incentrate principalmente sugli sport di base. Inoltre Le segnalo che la Commissione europea è al fianco del Giro d’Italia e da Caltanissetta a Milano in venti giorni, saranno venti tappe con biciclette a pedalata assistita: la Commissione europea ha rinnovato la partnership per l’ edizione 103 per essere protagonista del Giro-E con la maglia europea “Next Generation” e per far scoprire o riscoprire l’Europa sul territorio. Il Giro-E permetterà a professionisti, amatori e testimonials di pedalare in parallelo alla Corsa Rosa, promuovendo gli interventi ispirati al Green Deal europeo per un futuro sostenibile, equo e inclusivo. “La bici elettrica è una valida alternativa per la mobilità nelle nostre città e non solo. Facilita la pedalata e aumenta le opportunità di utilizzo per chiunque, ovunque. Ecco perché il Giro-E e il Green Deal europeo sono un ottimo tandem. La bicicletta aiuta la lotta al cambiamento climatico e assicura alle generazioni future una società più sana e più verde” ha detto Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Ogni giorno, su iniziativa della Commissione europea, sarà premiato il miglior giovane con la Maglia europea Next Generation, per celebrare insieme il piano straordinario di ripresa dedicato alle generazioni future e voluto dall’Unione Europea. Il progetto “UEalGiro-E” ideato e promosso dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, coinvolge attivamente le comunità locali attraverso la rete d’informazione “Europe Direct” e quella dei Centri di documentazione europea operanti in Italia.
Domanda: aumentano gli integratori alimentari ma in Europa chi li regolamenta e tutela noi cittadini? Miriam Nichetti
Risposta: nell'Unione Europea gli integratori alimentari sono disciplinati come gli alimenti. Un corpus legislativo armonizzato disciplina le vitamine e i minerali nonché le sostanze utilizzate come loro fonti, che possono essere impiegate nella produzione di integratori alimentari. Per gli ingredienti diversi dalle vitamine e dai minerali, la Commissione europea ha stabilito norme armonizzate per proteggere i consumatori da potenziali rischi per la salute e gestisce un elenco di sostanze note per o sospettate di avere effetti nocivi sulla salute, e il cui uso è quindi sottoposto a limitazioni. Poiché gli integratori alimentari sono considerati alimenti, è responsabilità del produttore, importatore, fornitore o distributore garantire che un integratore alimentare immesso sul mercato sia privo di rischi per il consumatore. Gli Stati membri possono chiedere, per finalità di monitoraggio, di essere notificati circa l'immissione di un integratore alimentare sul mercato del proprio territorio. Una volta che il prodotto è sul mercato, l'autorità competente dello Stato membro può sorvegliarne l'uso in quel territorio. Gli integratori alimentari hanno lo scopo di correggere le carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di alcuni nutrienti o coadiuvare specifiche funzioni fisiologiche. Non sono medicinali e, in quanto tali, non possono esercitare un'azione farmacologica, immunologica o metabolica. Pertanto il loro uso non ha lo scopo di trattare o prevenire malattie nell’uomo o di modificarne le funzioni fisiologiche. L'EFSA Autorità europea per la sicurezza alimentare esegue valutazioni circa la sicurezza di sostanze utilizzate come ingredienti negli integratori alimentari, per le quali la Commissione Europea o gli Stati membri sollevino timori. Per tutte le sostanze aggiunte agli alimenti, compresi gli integratori alimentari, che si ritiene abbiano un effetto sullo stato nutrizionale o di salute dei consumatori, l'EFSA effettua una valutazione in linea con il regolamento (CE) n. 1924/2006 sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute.