Pillole d'Europa
Fondi EU per disoccupazione, tutela formaggi, abbandono scolastico, fumetti
Nella foto: Patrizia Toia, europarlamentare, VicePresidente ITRE
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: l’Italia ha già ricevuto dei fondi europei per contrastare la disoccupazione? Emanuele Vincenzi
Risposta: sì e ha ricevuto dei fondi anche per la ricerca e il Parlamento europeo ha approvato anche altri aiuti finanziari. Patrizia Toia, parlamentare europea e Vicepresidente della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo spiega:”Gli aiuti ci sono grazie ai nuovi fondi e ai programmi come Horizon Europe, EU4Health, Cosme e il Recovery Fund. La ricerca italiana ha bisogno certamente di fondi, ma soprattutto della capacità di programmare e di spenderli in linea con gli orientamenti e gli obiettivi dell'Unione europea. Ad oggi l'Italia ha già ricevuto i primi 10 miliardi del programma Sure, il sostegno in forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli per contrastare la disoccupazione. Dall'Unione Europea arriva un segnale importante a difesa del lavoro e dei lavoratori. Una volta che saranno completate tutte le erogazioni, il nostro Paese riceverà un totale di 27,4 miliardi per il mondo del lavoro”. Il Centro di Ricerca Economica per lo Sviluppo e la Competitività delle Imprese (CRESCI) e il Centro Studi Anticontraffazione (CSA) danno supporto alle imprese, soprattutto alle pmi. La Presidente Daniela Mainini dice:” Servono interventi urgenti per salvaguardare le imprese italiane. Rispetto agli altri Stati europei stiamo ancora assistendo a una mancanza di serietà da parte delle forze politiche che forse non si sono accorte che non è più tempo di giocare ad essere perennemente in campagna elettorale, ora ci servono decisioni condivise, chiare, veloci e soprattutto corrette adeguate alle reali necessità degli imprenditori che sono i primi a volere il bene dell’Italia perché rischiano di loro ogni giorno al fianco dei propri lavoratori”.
Domanda: sono un produttore di formaggio e vorrei sapere se l’Unione Europea sta facendo qualcosa per tutelare i nostri prodotti, grazie Leandro Cacace
Risposta: Sì. Anche di recente ad esempio per i prodotti IG dell'Unione Europea come parmigiano reggiano e prosciutto di Parma il Parlamento europeo ha deciso di attivarsi per proteggerli meglio contro l'uso improprio e l'imitazione in Cina. Il Parlamento ha dato il suo consenso, con 645 voti favorevoli, 22 contrari e 18 astensioni, a un accordo firmato nel settembre 2020 tra l'UE e la Cina per garantire la protezione di 100 prodotti europei con Indicazione Geografica (IG) dalle imitazioni e dall'uso improprio del loro nome. Come prodotti italiani figurano, tra gli altri, l’aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma e il San Daniele, la mozzarella di bufala campana e il parmigiano reggiano, oltre a numerosi vini e altri formaggi. In cambio, 100 prodotti cinesi godranno dello stesso tipo di protezione nell'UE. Inoltre, i deputati hanno accettato di estendere l'accordo ad altri 175 prodotti europei e cinesi entro quattro anni dalla sua entrata in vigore. In una risoluzione adottata con 633 voti favorevoli, 13 contrari e 39 astensioni, il Parlamento ha definito l’accordo un "importante esercizio di consolidamento della fiducia” nell’ottica dei negoziati in corso tra l'UE e la Cina per un accordo bilaterale di investimenti. Allo stesso tempo, ribadisce le proprie preoccupazioni in merito alle pratiche distorsive del mercato delle imprese statali cinesi, ai trasferimenti forzati di tecnologia e alle altre pratiche commerciali sleali. Inoltre, i deputati si dicono profondamente preoccupati per le notizie relative allo sfruttamento e alla detenzione di uiguri in fabbriche cinesi. Il relatore Iuliu Winkler (PPE, RO), ha dichiarato :”Si tratta del primo accordo economico e commerciale mai firmato con la Cina, con un valore simbolico e di consolidamento della fiducia. Promette di rilanciare le esportazioni agroalimentari europee verso la Cina, che nel 2019 ammontavano già a 14,5 miliardi di euro. È anche una buona indicazione dell'ambizione cinese di migliorare la protezione dei diritti sulla proprietà intellettuale”. Nel 2019, la Cina è stata la terza destinazione per le esportazioni UE di prodotti IG, tra cui vini, bevande alcoliche e prodotti agroalimentari. Nel testo della risoluzione si afferma anche che, nel 2018 e nel 2019, l'80% dei sequestri europei di merci contraffatte e usurpative ha avuto origine in Cina, causando perdite pari a 60 miliardi di euro per i fornitori UE.
Domanda: con le lezioni on line stanno aumentando i dati di abbandono scolastico e di abbandono anche degli studenti universitari in Italia e in Europa? Caterina Siesti
Risposta: purtroppo ci sono dei dati preoccupanti relativi all’aumento dell’abbandono degli studi da parte di studenti delle secondarie superiori e di studenti universitari. Molti i disagi per gli studenti soprattutto nel settore tecnico-scientifico, nei centri di formazione professionale, nei corsi universitari in cui le ore di laboratorio necessarie sono state o rimandate o ritardate o annullate, visti i periodi di lockdown forzato. Non ci sono ancora statistiche complete e si spera che nei prossimi mesi la situazione migliori e che studenti non vadano fuori corso per disagi e ritardi nell’erogazione di servizi e ore di laboratorio e stages che sono inseriti nei percorsi di studio e che ora sono stati o rimandati o annullati in Italia e in Europa ma anche in altre parti del mondo. Ci sono università che per ora non hanno dati negativi, ad oggi , ad esempio , secondo i dati dell’ufficio stampa dell’Università di Milano Bicocca, tale ateneo non ha avuto variazioni nel tasso di abbandono dei corsi durante il periodo dell’emergenza sanitaria. Ci dicono in Università Bicocca :”Dalla ripartenza dell'anno accademico l'Ateneo ha previsto la frequenza in presenza, a piccoli gruppi, per gli studenti impegnati in stage, laboratori didattici e attività pratiche non trasformabili in attività da remoto. A seguito del Dpcm del 3 novembre 2020, le attività in presenza già programmate sono state confermate, fatta salva la possibilità di esonerare studenti che, per oggettivo impedimento, non possano partecipare. Sono previsti anche dei recuperi se le limitazioni alle attività si protrarrano troppo a lungo. Come previsto dal "Regolamento degli studenti" dell'Università di Milano-Bicocca si decade dallo status di studente se non si sostiene un esame per più di 8 anni accademici consecutivi. Affinché il periodo venga prorogato, tuttavia, è sufficiente che lo studente sostenga uno o più esami, anche con esito negativo. Prima dell'applicazione della norma, lo studente viene avvisato e la decadenza si applica solo a chi non è realmente più interessato a proseguire gli studi”. Mentre abbiamo raccolto altri dati di altre università che hanno regole diverse e i cui studenti sono molto penalizzati, quindi si spera che trovino tutti gli Atenei e le scuole, delle soluzioni, delle deroghe per venire incontro ai disagi e alle problematiche anche tecnologiche (es. banda larga) degli studenti; si pensi che in diversi comuni , ad esempio sul lago di Como, Regione Lombardia, molti studenti hanno problemi di connessione e stanno perdendo molte lezioni come in altre regioni italiane. Ci sono diversi fondi europei per progetti contro l’abbandono scolastico.
Domanda: non si sono fumettisti europei che possano darci un po’ di spunti di riflessione su questa pandemia? Domitilla Verasco
Risposta: sì ci sono. E’ uscito di recente ad esempio un libro di un bravo fumettista italiano ed europeo Hurricane intitolato “Cronache dal virus” che, con sagace ironia e tratto deciso, riesce a farci comprendere le discrasie dell’animo umano di fronte a tale pandemia. Il libro ha anche una ”postfazione” di Guido Silvestri, immunologo, virologo, capodipartimento alla Emory University di Atlanta (USA) che commenta “una risata, lo spero proprio, ci aiuterà a seppellire questo microscopico mostriciattolo”. “Nessuna possibilità per il Corona” è il titolo invece di un fumetto creato da Welthungerhilfe, partner di Cesvi in Alliance 2015, e Wash United per raccontare ai giovanissimi come si comporta il Coronavirus e le buone abitudini per prevenirne la diffusione. In Asterix e la corsa d’Italia, 37esimo albo della serie a firma di Jean-Yves Ferri e Didier Conrad pubblicato nel 2017, ecco che il terribile Coronavirus auriga romano mascherato arriva implacabile sull’Italia cui si accompagna lo scudiero Bacillus quasi un anticipazione dei fatti odierni. Nel 2012, la Commissione europea diede alle stampe con finalità di distribuzione quasi totalmente interna, ovvero dedicata ai funzionari un fumetto dal titolo “Infected” che nella trama ricorda un po’ quanto sta accadendo ora. In Spagna ad esempio c’è la fumettista Monica Lalanda che ha creato dei fumetti sul tema covid 19. Tra gli artisti anche extraeuropei molti hanno fatto strisce sul tema pandemia tra cui Mark Tatulli, creatore di “Lio” e ad esempio il fumettista Curtis - Ray Billingsley. Ci sono dei fondi europei anche per il settore dei fumettisti nel programma Europa Creativa.