Pillole d'Europa
FONDI PER UCRAINA E CLIMA, IDENTITA’ DIGITALE EUROPEA, INNOVAZIONE SOCIALE
PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI
In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com
Domanda: ci sono aiuti ben coordinati per l’Ucraina da parte dell’Unione Europea soprattutto per i profughi? Elvira Zito
Risposta: sì. L'Unione Europea ha convenuto in tempi record di attivare la direttiva sulla protezione temporanea, già applicata dal 4 marzo, offre protezione immediata e uno status giuridico chiaro a milioni di persone ucraine in fuga dalla guerra. Il 13 marzo l'UE ha coordinato la prima operazione MEDEVAC trasferendo pazienti pediatrici affetti da malattie croniche dalla Polonia all'Italia. L'operazione è stata sostenuta finanziariamente e operativamente dal meccanismo unionale di protezione civile e fa parte del meccanismo europeo di solidarietà per i trasferimenti medici di rifugiati e sfollati all'interno dell'UE. Inoltre 500 milioni di euro sono stati stanziati a carico del bilancio dell'Unione Europea e sono destinati proprio ad affrontare le tragiche conseguenze umanitarie della guerra, sia all'interno che all'esterno dell'Ucraina. L'importo comprende aiuti umanitari per 90 milioni di euro, di cui 85 milioni di euro per l'Ucraina e 5 milioni di euro per la Moldova. Poi ci sono realtà come la Fondazione Bellisario che si distinguono per velocità di intervento negli aiuti e generosità con la Presidente Lella Golfo che si è recata personalmente a consegnare gli aiuti soprattutto per i bambini ucraini.
Domanda: ci si sta dimenticando dell’emergenza clima in Europa? Alessandro Viscare
Risposta: No, i progetti proseguono, come il progetto europeo Interreg Loneta, (Local Opportunities for Negative Emission Technologies and their Applications), in cui la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici è coordinatrice, finanziato dal Programma INTERREG IPA CBC Italia-Albania-Montenegro. Tale progetto mira a rafforzare la collaborazione tra Italia, Albania e Montenegro in tema di tecnologie per l’assorbimento e la cattura di CO2 (le cosiddette “tecnologie per le emissioni negative-NETs) attraverso la firma di un Memorandum of Understanding fra enti pugliesi, albanesi e montenegrini su questi temi. I settori identificati come prioritari riguardano certificazioni forestali, foreste blu (legate quindi al settore marino) e promozione della ricerca. Proseguono anche gli studi come lo studio “Towards a systemic approach to fire risk management” dei ricercatori della Fondazione CMCC che propongono un nuovo approccio sistemico basato su politiche e azioni indirizzate alla gestione adattativa forestale e territoriale, mirate alla riduzione del rischio e del danno da incendi boschivi e nel contempo all’adattamento degli ecosistemi forestali e naturali ai cambiamenti climatici. Inoltre proseguono i progetti europei del programma Life per l’ambiente. Con un budget di 32 milioni di euro è aperto un bando nel quadro del programma Life per progetti BEST- Small Grant Facility on Biodiversity (BEST), finalizzato alla conservazione della biodiversità, al ripristino dell'ecosistema e all'uso sostenibile dei servizi ecosistemici nelle regioni ultraperiferiche dell'UE (RUP) e nei paesi e territori d'oltremare (PTOM).
Domanda: ci sono passi avanti per una identità digitale europea? Marco Sterzi
Risposta: è aperta una piattaforma on line (https://futurium.ec.europa.eu) per raccogliere le osservazioni delle parti interessate in merito ai futuri portafogli europei di identità digitale. Il 3 giugno 2021 infatti la Commissione europea ha proposto un'identità digitale affidabile e sicura per tutti gli europei, comprendente portafogli di identità digitale. I portafogli digitali personali consentiranno ai cittadini di identificarsi digitalmente e di archiviare e gestire i dati identificativi e i documenti ufficiali in formato elettronico (ad esempio la patente di guida, le prescrizioni mediche o i diplomi). Con questi portafogli i cittadini potranno dimostrare la propria identità quando necessario per accedere a servizi online, condividere documenti digitali o semplicemente dimostrare un attributo personale specifico, come l'età, senza rivelare la propria identità o altri dati. I cittadini avranno sempre il pieno controllo dei dati che condividono e l'utilizzo del portafoglio sarà del tutto volontario. Per garantire che l'identità digitale europea diventi rapidamente una realtà, la Commissione europea ha invitato gli Stati membri d elaborare un pacchetto di strumenti che affronti gli aspetti tecnici del futuro sistema, nel pieno rispetto delle discussioni legislative in seno al Parlamento e al Consiglio, che si svolgono in parallelo, e in linea con i risultati di tali discussioni. Il pacchetto di strumenti comuni dovrebbe essere pronto a settembre di quest’anno. La piattaforma online rimarrà aperta alle osservazioni durante i negoziati legislativi e i lavori relativi al pacchetto di strumenti, al fine di rendere i portafogli europei di identità digitale uno strumento pratico per tutti.
Domanda: ci sono bandi per progetti di innovazione sociale? Lorella Guzzano
Risposta: sì. Si può partecipare alla decima edizione del Premio europeo dell'Innovazione Sociale, il concorso istituito dalla Commissione europea in memoria di Diogo Vasconcelos - pioniere dell’innovazione sociale in Europa - premia le idee più innovative capaci di valorizzare il potenziale dell’Innovazione Sociale per affrontare le principali sfide dei nostri tempi. Il contest è supportato dal Consiglio Europeo dell’Innovazione (EIC) attraverso il programma Horizon Europe. L’edizione di quest’anno è focalizzata sul tema “Il futuro dell'abitare, l'innovazione per distretti abitativi accessibili e sostenibili”. Si tratta di un tema in linea con la visione del Nuovo Bauhaus Europeo: reinventare il nostro modo di vivere per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo. Il concorso si rivolge a progetti con focus sulle innovazioni dirompenti, creatrici di mercato e deep-tech che abbraccino gli obiettivi dell'edizione di quest'anno ovvero l'innovazione all'interno dei distretti abitativi. Possono presentare domanda persone fisiche e giuridiche, quali università, centri di ricerca, pmi, start-up, ong, degli Stati dell’Unione Europea e degli Stati associati al programma Horizon Europe entro il 17 maggio.