Pillole d'Europa

PROGETTI EUROPEI SU TERRITORIO, AMBIENTE, OMOFOBIA E FONDI PER VOLONTARI

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: lavoro tra Italia e Svizzera, come si stanno adeguando le diverse regioni italiane al Green Deal europeo sul tema gestione del territorio, sistemi verdi e tutela delle acque? Ivo Vaccari

Risposta: Tra le regioni italiane più virtuose nel seguire le normative del Green Deal europeo c’è la Regione Lombardia. “Regione Lombardia partecipa al progetto europeo SIMILE, iniziato nel 2019 per lo sviluppo di un sistema per il monitoraggio integrato dei laghi insubrici e dei loro ecosistemi, cofinanziato dal programma di cooperazione INTERREG Italia-Svizzera”, afferma l’Assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi: “Un altro importante progetto a cui Regione partecipa è il progetto GESTIRE 2020 - Progetto Integrato Life Natura 2000 finanziato dal Programma Life in materia di tutela della biodiversità e valorizzazione dei siti di Natura 2000. Altri sono PREPAIR - Progetto Life Integrato sull'aria - (Po Regions Engaged to Policies of AIR) che mira a migliorare la qualità dell’aria nel rispetto della normativa europea e nazionale; WOLFALPS 2.0 - azioni coordinate per migliorare la convivenza uomo-lupo a livello di popolazione alpina; ClimaXPo progetto europeo sull’adattamento climatico per il bacino idrografico del Po. Inoltre Regione Lombardia ha avviato l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque regionale”. L’Atto di Indirizzo della nuova pianificazione regionale nel settore delle risorse idriche è stato approvato dal Consiglio regionale.  In particolare il progetto europeo ClimaXPo iniziato il primo febbraio 2023 terminerà il 31 gennaio 2032 con un budget totale di  17.890.937 euro di cui 10.734.562 elargiti dalla Commissione europea. Il progetto faciliterà l'uso coordinato di 447 876 192 EUR di finanziamenti complementari da FEASR, FESR, INTERREG, CEF, NRRP e altri fondi nazionali e regionali, a seconda dell’avanzamento delle attività previste. Fra gli obiettivi c’è il miglioramento della ritenzione idrica e della gestione della capacità di stoccaggio, la promozione di soluzioni basate sulla natura e connettività di infrastrutture verdi e blu, la promozione del risparmio idrico e della conservazione del suolo nelle pratiche agricole; lo sviluppo di un modello permanente di governance del Distretto idrografico, con linee guida, strumenti comuni e metodologie per la conoscenza condivisa.

Domanda: collaboro con una associazione di volontari, non ci sono bandi europei per noi? Ernesto Cavenaghi

Risposta: sì. E’ aperto un bando del programma europeo per il “Corpo europeo di solidarietà 2021-2027”. I giovani che intendono partecipare al Corpo europeo di solidarietà devono registrarsi nel Portale del Corpo europeo di solidarietà. Ci si può registrare a partire dai 17 anni, ma per prendere parte a un progetto occorre avere almeno 18 anni. Più precisamente, i giovani di età compresa tra 18-30 anni registrati nel Portale, cofinanziato dalla Commissione europea, possono partecipare a progetti di volontariato o presentare candidature per progetti di solidarietà. Ai progetti di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario possono partecipare giovani registrati che abbiano fino a 35 anni. Il bando è aperto a organizzazioni stabilite o giovani residenti negli Stati dell’Unione Europea, compresi i PTOM e negli Stati terzi associati al programma, quali Stati EFTA/SEE (solo Islanda, Liechtenstein), Stati candidati all'adesione all'UE (solo Turchia, Macedonia del Nord). La partecipazione ad alcune azioni è inoltre aperta anche a organizzazioni e giovani di Stati terzi non associati al programma. Le candidature per i progetti di volontariato e i progetti di solidarietà devono essere presentati all’Agenzia Nazionale del Paese del proponente (per l’Italia l’Agenzia nazionale per i Giovani). Le candidature per progetti relativi a gruppi di volontariato in settori ad alta priorità e per attività di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario devono invece essere presentate all’Agenzia esecutiva EACEA. Le domande per ottenere il Marchio di qualità per le attività di volontariato solidale si possono presentare tutto l’anno all’Agenzia Nazionale del Paese di provenienza dell’organizzazione richiedente, mentre quelle per il Marchio di qualità per il volontariato nel settore degli aiuti umanitari vanno presentate all’Agenzia esecutiva EACEA. Per richiedere cofinanziamenti per progetti di volontariato e per progetti di solidarietà  la prossima scadenza è il 4 ottobre 2023. In totale il programma ha un importo di 142 milioni e 200mila euro.

Domanda: ci sono dei monitoraggi sul numero di aggressioni verbali e/o fisiche contro le persone LGBT+ e progetti a loro tutela ? Sara D’Ausilio

Risposta: sì, ci sono report e monitoraggi realizzati dalla Commissione europea, inoltre ci sono interventi da parte del Parlamento europeo e della corte europea di giustizia. Le segnalo il sito www.omofobia.org  in cui si trovano informazioni, dati, grafici interattivi e tanto altro sull'omofobia in Italia. Vi trova anche un report da aprile 2022 a marzo 2023 e le persone possono segnalare casi ai volontari che hanno creato la piattaforma con diverse associazioni quali la “Tenda di Gionata”. Nel report, compilato  per la Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia, risulta l’elenco degli episodi di omotransfobia denunciati durante questo periodo comprende 115 episodi, che hanno colpito 165 vittime distribuite in 62 località. Solo il trenta per cento delle vittime hanno denunciato  e aumentano le aggressioni singole, che denotano la viltà degli aggressori; 32 persone sono state vittime di aggressioni in gruppo o in coppia (19% del totale). Si sono registrati 2 omicidi, 4 suicidi (sicuramente la cifra è per difetto),1 tentato suicidio e 76 atti non aggressivi ma comunque di grave rilevanza penale (che arrivano al 46%). Si nota quindi che la somma delle vittime di aggressione fisica (singola o plurime) e di omicidio raggiunge il 50%, superando la media degli ultimi dieci anni. Il tasso di violenza è quindi in crescita in Italia. Si mantiene stabile la percentuale di suicidi e di tentati suicidi, anche se essi calano di numero rispetto agli anni precedenti. In particolare, si registra un aumento costante delle aggressioni a singole persone. Come sempre, anche nel periodo 2022-2023, si registra un’impennata estiva del fenomeno, perfettamente comprensibile se si esaminano gli ambienti in cui le aggressioni omofobe avvengono più frequentemente, tra i quali spiccano innanzitutto la strada e, subito dopo, i locali pubblici. Dato che, in estate, si vive di più all’aperto e si frequentano di più i locali, è “normale” attendersi che avvengano più episodi omofobi. Per quanto concerne i dati degli altri Stati europei anche qui la situazione preoccupa. Già  una Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2022 evidenziava la necessità di prendere provvedimenti visto l'aumento dei reati generati dall'odio contro persone LGBTIQ+ in Europa alla luce pure dell’ omicidio omofobo in Slovacchia avvenuto mercoledì 12 ottobre 2022, nel centro di Bratislava, in Slovacchia, in cui un uomo armato aveva ucciso brutalmente due giovani, Matúš Horváth e Juraj Vankulič e aveva ferito un'altra persona. Uno studio della Direzione generale delle Politiche interne dell'Unione europea del 20 maggio 2022 ha rilevato un aumento di movimenti estremisti con retorica e violenza alimentate dall'odio; gli attacchi verbali e fisici contro la comunità LGBTIQ+ in particolare in Slovacchia sono in aumento. Dal 1999 l’Unione europea ha il potere di agire nei casi di discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Da allora ha adottato disposizioni legislative e misure per rafforzare la tutela giuridica e sociale delle persone LGBTI, inolre diverse sono le azioni dell’UE a favore delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali, tuttavia quasi la metà delle persone LGBTI ha subito discriminazioni o molestie secondo i dati della  Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali.  Dal 2003 nell’UE è illegale discriminare le persone sul luogo di lavoro sulla base del loro orientamento sessuale. Nel 2010 l’UE ha istituito una piattaforma delle Carte della diversità per incoraggiare le imprese, gli enti pubblici e le organizzazioni senza scopo di lucro a intensificare il loro impegno a favore della promozione della diversità. Nel 2016 la Commissione europea ha convenuto con Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft un codice di condotta, a norma del quale si richiede loro di esaminare entro 24 ore la maggior parte delle segnalazioni riguardanti forme illegali di incitamento all’odio e di rimuoverle. Instagram, Snapchat, Dailymotion e jeuxvideo.com hanno firmato il codice di condotta nel 2018 e nel 2019. La direttiva sui diritti delle vittime stabilisce una serie di diritti vincolanti per le vittime e obblighi precisi per i paesi dell’UE. In tutti gli Stati dell’UE esistono linee telefoniche nazionali di emergenza per le vittime di aggressioni, molestie o abusi. La Commissione europea elargisce fondi per progetti di tutela e per attività della rete europea degli organismi per la parità. La Commissione europea sostiene le organizzazioni LGBTI europee quali ILGA-Europe, parte integrante dell’associazione internazionale di gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersessuali, Transgender Europe e IGLYO. La Commissione europea sostiene inoltre finanziariamente le organizzazioni LGBTI a livello nazionale attraverso il programma «Diritti, uguaglianza e cittadinanza» e il programma ErasmusPlus. Tali finanziamenti permettono alle organizzazioni di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà e la discriminazione cui le persone LGBT devono far fronte. Ad esempio, il programma Erasmus+ ha sostenuto i progetti «P.R.I.D.E.» e «Labels Down», finalizzati ad abbattere gli stereotipi sulla comunità LGBTI. Le istituzioni dell’UE sostengono e partecipano alla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, all’EuroPride e ad altri eventi Pride. In oltre 70 Stati al di fuori dell’UE, gli atti omosessuali continuano ad essere puniti come reato e in alcuni paesi gli omosessuali sono addirittura perseguibili con la pena di morte. L’UE è anche uno dei principali donatori a livello mondiale per progetti volti a combattere la discriminazione nei confronti delle persone LGBTI, principalmente tramite lo “strumento europeo per la democrazia e i diritti umani”. Dal 2016 l’UE ha sostenuto 16 progetti realizzati da organizzazioni della società civile in Asia, Africa, America latina ed Europa orientale, per un totale di 5,2 milioni di euro. Nel 2018 l’UE ha istituito un nuovo fondo di 10 milioni di euro per sostenere gli attivisti e le organizzazioni LGBTI in zone in cui le persone LGBTI sono maggiormente a rischio di discriminazione. In questo periodo in Unione europea ci sono tante veglie di preghiera per il superamento dell’omotransfobia e fiaccolate sia realizzate grazie ad associazioni LGBT+ che grazie a genitori di figl* che hanno creato associazioni per difendere i diritti e sono sia atee, che cattoliche, oppure della chiesa evangelica valdese, gli eventi si svolgono in particolare in Italia, Olanda, Spagna, Francia, Polonia e Malta e si può partecipare alle veglie anche on line, tutte le informazioni sul sito www.gionata.org/inveglia2023. Si ricorda che sino al 20 giugno è aperto un bando del programma comunitario denominato  "CERV – Bando 2023 promozione dell’uguaglianza e lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione" che per progetti atti a combattere la discriminazione contro le persone LGBTIQ e a promuovere l'uguaglianza attraverso l'attuazione della Strategia UE per l'uguaglianza LGBTIQ e cha ha un budget totale di tre milioni di euro.