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Allegri annuncia il ritorno in panchina. E sulla Juventus...
Massimiliano Allegri: "Voglio rientrare a giugno. Juventus deve vincere. Tornarci? Difficile dirlo". Su Cristiano Ronaldo, Pirlo, Juventus-Benvento...
Massimiliano Allegri torna in panchina: "Voglio rientrare a giugno"
Massimiliano Allegri annuncia che tornerà ad allenare dalla prossima stagione: "Voglio rientrare a giugno perche' mi diverto e ho grande passione", l'ex allenatore della Juventus è pronto a una nuova avventura dopo due anni di stop. Allegri in questi mesi è stato accostato a diversi club, in Italia si è parlato di Napoli e Roma.
Massimiliano Allegri: "Se tornerei alla Juventus? Ora è impossibile dirlo"
Stagione difficile al debutto per Andrea Pirlo come allenatore della Juventus. Sono tanti i tifosi bianconeri che sognano il ritorno di Massimiliano Allegri. Se tornerei alla Juventus? Ora è impossibile dirlo, poi c’è Andrea (Pirlo, ndr) che secondo me sta facendo bene”. le parole a Sky Sport. "Sono stato 5 anni alla Juventus e l'addio è stato in modo abbastanza naturale. Credo ci sia stata una diversità di vedute, non tanto nel gioco, la Juventus deve vincere c'è poco da dire. È stata una scelta del presidente, giustamente, ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Sono stati 5 anni irripetibili, ci siamo divertiti c'era tanta positività, sono state fatte scelte di mercato importanti, giovani che sono cresciuti. Il finale della quinta annata è stato un lento scemare di un rapporto. Sono molto legato alla Juventus, ma anche al Milan e al Cagliari. Mi ci affeziono perché sono passionale".
Allegri su Juventus-Benvento
Massimiliano Allegri sulla sconfitta della Juventus di Andrea Pirlo in casa contro il Benevento di Pippo Inzaghi. "Mi spiace che oggi abbia perso, ma noi siamo abituati a guardare solo il lato negativo, però io sottolineerei i meriti del Benevento più dei demeriti della Juve. Pippo è stato bravo a prepararla".
Massimiliano Allegri su Pirlo
Massimiliano Allegri su questo primo anno di Andrea Pirlo come allenatore: "Sta facendo il suo percorso, non so che difficoltà possa avere, gli spogliatoi vanno vissuti".
Allegri su Milan e Juventus
Max Allegri ha allenato due grandi club: Milan e Juventus. L'allenatore livornese spiega le differenze. "Io ho allenato due squadre come Milan e Juve, ma erano due squadre all'opposto. Berlusconi era uno showman, si è presentato, mi ha stretto la mano e bom. Agnelli invece rappresenta la famiglia più importante d'Italia, per la Fiat doveva vincere i titoli con la cultura del sacrificio, del lavoro. Sono due mondi all'opposto. Conoscere il dna del club dove vai ad allenare è fondamentale. Se al Manchester United ad esempio vai a fare possesso palla è un problema perché é un club in cui si gioca box to box. Anche Real e Barcellona sono due club diversi".
Allegri su Cristiano Ronaldo
Allegri parla di Cristiano Ronaldo. "Più alzi il livello dei giocatori che hai a disposizione più si alza il livello di apprendimento. Cristiano ho avuto la fortuna di allenarlo, così come Ibrahimovic, Ronaldinho, Nesta, Pirlo, Buffon... Ho allenato giocatori fantastici e con loro è più facile nella gestione, perché ti capiscono. La cosa più importante è il rispetto perché se tu rispetti loro, poi loro te ne danno. Certo, poi va considerato che sono aziende, ci sono i social. Non dimenticatevi che i giocatori ascoltano tutto, e in questo la gestione delle risorse umane è fondamentale, lo ripeto".
Allegri: "Mi chiamò il Real Madrid, ma avevo promesso alla Juventus..."
Allegri parla di quando fu vicino al Real Madrid. "Tre anni fa il Real Madrid mi chiamò, ma dissi che avevo promesso alla Juventus che sarei rimasto e alla fine andò così, poi è normale che mi hanno chiamato in tanti anche in questo periodo, ma posso solo dire che ora il calcio mi manca un po' e vorrei rientrare nel giro".
Allegri e l'aneddoto su Dani Alves
Massimiliano Allegri racconta un aneddoto su Dani Alves: "Semifinale di Coppa Italia di ritorno a Napoli, dovevamo difendere il pareggio. Metto Alves per schierarci a 5 e gli dico che dobbiamo portare in fondo la partita. Dopo 4 minuti lui viene da me e mi dice 'Mister mi lasci fare, vado a uomo su Insigne perché è l'unico che può davvero impensierirci" e aveva ragione!